News Siracusa: anche un bambino, questa mattina, si è recato in via Calatabiano. In quell’appartamento sito all’ultimo piano di un edificio che ormai conosciamo tutti.
Si è recato accompagnato dalla sua famiglia con un sacchettino tra le mani contenente tante macchinine, le sue. Ha deciso che voleva regalarle a Giulia e lo ha fatto con l’innocenza e la semplicità che solo un bambino può avere. Si è privato dei suoi giochi per portarli all’interno dell’appartamento dove la notte del 19 gennaio 2015 fu uccisa Eligia Ardita l’infermiera aretusea, gravida all’ottavo mese, morta per mano del marito Christian Leonardi (Leggi qui).
Il portone aperto ha consentito il libero accesso a molti siracusani che, questa mattina, hanno deciso di aderire all’iniziativa solidale lanciata dalla famiglia Ardita e del gruppo social nato in memoria della donna “Giustizia e verità x mamma Eligia & la piccola Giulia“.
Scale salite in fretta per giungere davanti alla porta, rigorosamente aperta, dove un vociferare allegro di persone accoglieva gli ospiti. Si, casa di Eligia è diventata casa di tutti. Un luogo dove s’incontra sempre papà Agatino con gli occhi di un guerriero stanco. Mamma Graziella che ringrazia, con il volto dolce, tutti quelli che da mesi e mesi chiama “figli“. Luisa che con gli occhi grandi e pieni di sete di giustizia corre per il piccolo appartamento organizzando insieme a familiari ed amici tutto nei minimi dettagli. Nei muri presente il sorriso dolce di Eligia. Quella donna che è entrata in punta di piedi nelle case di tutti i siracusani e non solo. Quella donna che questo Natale avrebbe festeggiato stringendo al petto la sua piccola, adorata e desiderata Giulia. Ed ecco che lo scenario dell’orrore si trasforma, come per incanto, in amore.
E’ di amore che parliamo. Perché entrando nel salotto, dove Eligia fu uccisa senza alcuna pietà, una donna incinta siede nel divano e osserva un delizioso albero di Natale addobbato con tantissime foto dell’infermiera aretusea. Oltrepassando il breve corridoio si arriva alla stanza che sarebbe stata della piccola Giulia. Una stanzetta arancione che avrebbe accolto quel volto tenero di una bambina che avrebbe avuto tutto il diritto di vivere. Una stanzetta colma di pacchettini regalo e peluches con le facce buffe.
E’ proprio quella stanzetta, oggi, custodisce il senso della solidarietà e dell’amore. L’iniziativa “Un dono per la piccola Giulia” (Leggi qui) ha visto e vedrà molte persone portare un giocattolo, che sarebbe stato per la figlia di Eligia, e che verrà consegnato in beneficenza dalla stessa famiglia Ardita ai bambini impossibilitati a ricevere dei regali per il Santo Natale.
L’iniziativa, vista la grande partecipazione, proseguirà anche giorno 14 dicembre dalle ore 14 alle ore 20.30, giorno 17 dicembre dalle ore 9 alle ore 13 e giorno 18 dicembre dalle ore 9 alle ore 15 e dalle ore 15 alle ore 20.
E mentre pacchi con coccarde sgargianti, sorrisi e qualche lacrima, bustoni pieni di doni per bambini di ogni età passano di mani in mani nell’appartamento di Eligia papà Agatino sale e scende per le scale di quel condominio alla ricerca di luci natalizie da posizionare nel piccolo balcone che affaccia in una colorata fiera. L’orrore non si cancellerà mai ma l’amore dimostra sempre di vincere sopra ogni cosa. Quello stesso amore nel quale Eligia credeva fermamente e che avrebbe dato giorno dopo giorno alla sua piccola Giulia.