News Siracusa. “Mario Francese, con il suo esempio, ci ha lasciato un messaggio chiaro, valido sempre e per il futuro: bisogna credere in ciò che si fa non rinunciando mai alla propria libertà“. Lo ha detto il vicesindaco, Francesco Italia, partecipando alla commemorazione del giornalista siracusano ucciso dalla mafia a Palermo 39 anni fa. La cerimonia si è svolta al giardino “Mario Francese“, nell’area dell’ex Casina Cuti, dove quest’anno l’Associazione siciliana della stampa ha fatto collocare una nuova iscrizione che si aggiunge alla lapide già esistente.
La tabella è stata scoperta da due alunni della scuola media “Giuseppe Lombardo Radice“, che ha aderito alla manifestazione introdotta dal segretario provinciale Assostampa, Prospero Dente. Poi gli interventi del segretario regionale dell’Assostampa, Alberto Cicero, del segretario dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia, Santo Gallo, del vice prefetto, Filippo Romano e del vicesindaco Italia. Presenti i rappresentanti istituzionali di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza, di Cgil, Cisl e Uil e don Aurelio Russo, giornalista e rettore della vicina Basilica Santuario della Madonna delle Lacrime.
“Un momento emozionante – ha aggiunto il vicesindaco Italia – che celebriamo in un luogo simbolico per Siracusa, a pochi passi del Teatro Greco, al quale il Comune aderisce sempre con convinzione. Per quanto significativo l’esempio del giornalista siracusano, non possiamo dimenticare l’enorme tragedia che attraverso la sua famiglia, il segno profondo che la morte lasciò nella moglie e nei figli, in particolare in Giuseppe che fu l’artefice della ricerca della verità su quel delitto prima di togliersi la vita”.
Infine Francesco Italia si è rivolto ai bambini evidenziando il valore dei comportamenti quotidiani: “pensiamo che gli eroi facciano grandi cose ma la società, per funzionare bene, ha soprattutto bisogno di gesti normali. Per essere eroi – ha concluso – non occorrono superpoteri ma, come Mario Francese, bisogna compiere il proprio dovere ogni giorno”.