News: il legale Dario Riccioli ha chiesto al Procuratore Generale presso la Corte di Appello di Roma l’avocazione delle indagini preliminari relative al procedimento sulla morte di Tony Drago, il militare siracusano trovato morto il 6 luglio 2014 all’interno della caserma Sabatini di Roma. A tre anni di distanza, è l’avvocato della famiglia del militare siracusano, a chiede una istanza, dopo che i magistrati non hanno preso decisioni sulle indagini a carico di otto militari.
A seguito dell’incidente probatorio, lo scorso 15 marzo i periti nominati dal Gip, Paolo Procaccianti e Federico Boffi, hanno concluso affermando che l’unica ricostruzione compatibile con la multilesività diffusa riscontrata sul corpo di Drago e con la ricostruzione scientifica e dinamico-cinematica della scena del crimine è quella omicidiaria (leggi qui). La famiglia Drago, e il difensore Dario Riccioli, hanno sempre sostenuto la tesi che il militare non si fosse suicidato, per una lunga serie di incongruenze e aspetti poco chiari emersi subito dalle primissime indagini successive alla tragedia.
“La Procura non ha ancora assunto determinazioni in merito al procedimento iscritto contro otto militari – dichiara alla stampa il legale – che, per grado e funzioni, avevano l’obbligo giurdico di impedire la morte di Tony Drago”. È per questo motivo che l’avvocato ha depositato oggi la richiesta di avocazione delle indagini al procuratore generale presso la corte di Appello di Roma.