News: esclusa, con ogni probabilità, l’ipotesi suicidio di Tony Drago, il giovane caporale siracusano trovato morto la notte del 6 luglio 2014 nel cortile della caserma Sabatini di Roma. E’ quanto emerso dall’udienza tenuta oggi dal gip della Procura della Repubblica di Roma, Angela Gerardi, per discutere delle nuove perizie eseguite dai tecnici incaricati: quella medico-legale, e quella cinematica, che ha ricostruito e analizzato la presunta caduta dalla finestra del militare.
Era il 16 ottobre 2016, quando avveniva la riesumazione del corpo di Tony Drago a Siracusa, con la richiesta di procedere con l’incidente probatorio a perizia medico legale e tecnica, al fine di accertare i mezzi, le cause e le modalità che hanno portato alla morte del siracusano (leggi qui).
La famiglia Drago, difesa dagli avvocati Diego De Paolis, Dario Riccioli e Antonio Uricchio, ha sempre sostenuto la tesi che il militare non si fosse suicidato, per una lunga serie di incongruenze e aspetti poco chiari emersi subito dalle primissime indagini successive alla tragedia. Ed è lo stesso difensore Riccioli a confermare oggi il risultato dell’udienza. I periti nominati dal gip hanno confermato, infatti, l’incompatibilità della morte del militare sopraggiunta per precipitazione, avanzando l’unica ricostruzione possibile, quella di omicidio. Sono otto indagati per la morte di Tony Drago, l’accusa contestata riguarda proprio i reati di Concorso colposo in istigazione al suicidio o in omicidio volontario.
Si parlò subito di suicidio per Drago. Un suicidio, però, che non ha mai convinto ne’ la madre del giovane caporale dell’esercito ne’ i moltissimi amici che in questi anni hanno lottato senza sosta per ottenere la verità su quanto accaduto all’interno di quella caserma.