News Siracusa: è una vicenda umana quella raccontata da Angelo Corbo, agente della scorta di Giovanni Falcone sopravvissuto alla strage di Capaci. Una testimonianza che giunge, a distanza di tempo, per riprendere quel filo della memoria che sbiadiva fino a perdersi e porre dinanzi a noi squarci improvvisi su alcuni aspetti ancora oscuri della strage di Capaci.
Parole, le sue, che restituiscono alcuni tratti con una luce nuova. Due tra i quesiti più ricorrenti nel racconto: “se vi era la convinzione che il pericolo per Giovanni Falcone fosse attenuato, tanto da rinunciare alla scorta specifica per lui, dopo l’attentato di Capaci possiamo legittimamente chiederci su quali elementi era fondata tale convinzione, chi ne erano gli autori e come giudicarli?”. E ancora: “mentre si sottolinea quanto sia importante, oltre la preparazione e la professionalità degli uomini della scorta, il loro affiatamento, come si giustifica la composizione di quella del 23 maggio?”.
Interrogativi, suggeriti dal racconto di Angelo, che mantengono intatta la loro forza e urgenza, perché non hanno avuto risposta plausibile a distanza di anni. A questi si aggiunge, inquietante, il ricordo del primo soccorritore. Dopo essere arrivato sul luogo dell’attentato e aver scattato alcune foto gli è stato sottratto il rullino da due “agenti di Polizia”.
Il racconto mette in luce la sorprendente celerità con cui i due sono giunti sul teatro dell’attentato, molto prima dell’intervento di Polizia e Carabinieri, e come la loro preoccupazione di entrare in possesso di un documento utile alle indagini non abbia avuto seguito con la consegna agli investigatori. I modi bruschi per appropriarsene e la scomparsa del rullino accrescono ombre e ipotesi che gravano anche questo passaggio cruciale della nostra storia.
I mafiosi autori della strage e i complici fuggono dopo il terribile boato, come ci ricordano i pentiti, e quindi, secondo Corbo, occorre cercare in altre direzioni per dare un volto ai due. Tornano dunque in mente le parole del pentito Gioacchino La Barbera, secondo cui vi erano uomini estranei alla mafia nei preparativi all’attentato.
La presentazione del libro di Angelo Corbo avverrà venerdì 17 marzo alle ore 18 presso l’Istituto comprensivo Siracusa, Plesso di Ortigia in Via dei Mergulensi. All’incontro, introdotto dall’avv. Elena Giampapa, saranno presenti l’autore Angelo Corbo e l’editore Domenico Bilotta.