Si continua ancora a parlare del caso della morte di Valeria Pandolfo e degli atti persecutori messi in atto nei confronti della madre, Mirella Abela, perpetrati dall’ex convivente dalla figlia, un 48enne residente a Prata Sannita.
Per l’uomo, il PM Andrea Palmieri ha formulato una richiesta di rinvio a giudizio, che verrà valutata all’udienza preliminare in Camera di Consiglio, dopo un primo rinvio dettato da un non perfezionamento della notifica a carico dell’imputato, il 17 aprile presso il Tribunale di Siracusa.
Gli atti del procedimento penale riguardano una vicenda che Siracusa Times sta seguendo passo passo dal primo giorno. Una vicenda che vede protagonista Mirella Abela, noto volto nel capoluogo aretuseo sia per il suo impegno politico sia per quello sociale, ormai da anni vittima di minacce reiterate da parte del convivente della figlia Valeria Pandolfo (deceduta il 17 maggio del 2021 in quel di Prata Sannita, in circostanze ancora poco chiare).
A tornare sul delicatissimo e complesso caso è stata, per la terza volta, il programma di Rai3, condotto da Fderica Sciarelli, “Chi l’ha visto?”.
Presente in studio Mirella Abela, accompagnata dalla figlia Giulia, evidentemente provata sia dalla morte della figlia sia dalle continue vessazioni che vive quotidianamente attraverso i canali web, ha interagito con la Sciarelli che sembra determinata a fare chiarezza su una storia fatta di “fantasmi”.
“Chi l’ha visto?” ha deciso di mandare in onda un audio nel quale una donna, vessata dallo stesso ex convivente di Valeria Pandolfo, piange disperatamente minacciando di suicidarsi. Audio, chiaramente, modificato per questione di privacy. Ed è proprio da questo audio che Federica Sciarelli ha invitato sia la donna sia ipotetiche altre persone prese di mira dallo stesso soggetto a non restare in silenzio e segnalare quanto accaduto.
Importante una testimonianza, arrivata alla trasmissione di Rai3, dove un uomo punta il dito sul 48enne accusandolo di aver messo in rete immagini della moglie e della figlia, con tanto di preziario, alludendo alle prestazione sessuali che avrebbero offerto in cambio di denaro. Tutto, chiaramente, documentato da testimonianze audio e da immagini.
In onda anche varie minacce, pubblicate sui social ed ancora presenti in alcune pagine, che infangano Mirella Abela.
In un caso di “fantasmi” e “internet” c’è di certo che per il 48enne, residente a Prata Sannita, ha una richiesta di rinvio a giudizio in corso. Per la “strana” morte di Valeria, anima fragile che in alcuni audio mandati in onda manifestava la volontà di lasciare il compagno. Una morte quella della Pandolfo non ancora chiara, nonostante l’esito della prima autopsia, che vede la famiglia impegnata, con l’avvocata Gabriella Mazzone, a mirare a non fare archiviare il caso su cui ha indagato la Procura di Caserta.
Invitiamo chi ci legge, se lo ritenesse inutile, a scrivere sia a “Chi l’ha visto?” sia alla nostra testata giornalistica che, dal primo giorno, sta seguendo accuratamente il caso.