“Le vicende industriali della provincia di Siracusa con gli assetti produttivi della Lukoil in particolare erano già interessate da forti criticità; ora, con le conseguenze derivanti dalla guerra e dalle sanzioni, rischia di precipitare nel disastro più completo” – a dichiararlo sono il parlamentare di ArticoloUno Pierluigi Bersani e il segretario regionale di ArticoloUno Sicilia Pippo Zappulla.
Secondo Bersani e Zappulla: “Urge, pertanto, un tavolo nazionale promosso dal Governo Draghi, con il pieno coinvolgimento dei ministeri competenti, per comprendere come si intende affrontare l’emergenza dell’approvvigionamento del greggio per la raffineria di Priolo e al contempo come si vuole programmare la transizione energetica, la decarbonizzazione e il risanamento con l’individuazione delle risorse, private e pubbliche, necessarie a realizzare il nuovo modello industriale sostenibile”.
“La situazione è davvero drammatica anche perché il sistema industriale siracusano trae parte significativa della sua forza e della sua capacità competitiva dall’integrazione tra raffinazione, energia e chimica e se un tassello così importante crolla il rischio concreto è che si trascini gran parte del sistema produttivo comprese le attività del Porto di Augusta, con il coinvolgimento di più di 8 mila lavoratrici e lavoratori” -dichiarano Pierluigi Bersani e Pippo Zappulla.
“Solo una proposta forte di nuova politica industriale e ambientale – concludono i due esponenti di ArticoloUno – sarà in grado si evitare quel che si presenta come un disastro economico, occupazionale e sociale e, per questo, saremo accanto al sindacato e alle forze sociali nelle iniziative di mobilitazione che saranno assunte”.