News Siracusa: «Unire le forze e avvicinare la gente al teatro». Con queste parole Enzo Firullo, direttore artistico della Compagnia Teatrale Comica, spiega in poche parole il senso della collaborazione con Silva Arte Danza & Musical. Una collaborazione – aggiunge l’attore – cominciata anni fa e che in questo momento di dura crisi del teatro si fa preziosa per la nostra città.
Quattro gli spettacoli in programma per la XVII stagione teatrale, due musical (“Piccola Annie”e “Risveglio di Primavera”) e due commedie (“Albergo di cura” e “Ma tu…cu si?”), che si alterneranno sul palcoscenico del Teatro Vasquez di Siracusa. A scandire i quattro spettacoli, il 25 febbraio sarà una chicca, uno spettacolo tra l’altro fuori abbonamento, “A Babba”, di Giuseppe Pastorello che ne firma testi e musica. “A Babba” trae origine dal teatro-canzone di Gaber. Spettacolo forte, struggente, un dramma dell’oblio, vissuto da una creatura “normale”, che passa per babba perché così la vuole la società. Teatro denuncia e di riflessione, quindi, a sottolineare quanti errori nel passato si sono commessi dalla società nei confronti di anime fragili.
Giorno 10 dicembre debutterà “Piccola Annie”, musical curato da Silva Zappalà. In scena, per la prima volta, 14 piccoli talenti tra i 9 e i 12 anni, per raccontare la commuovente storia dell’orfanella Annie, tratto dal film “Annie. La felicità è contagiosa”, di Will Gluck, uscito nelle sale cinematografiche lo scorso anno. Il 14 gennaio sarà la volta di “Albergo di cura”, per la regia di Enzo Firullo. La pièce in due atti, trova spunto ne “Il Medico dei pazzi”, di Edoardo Scarpetta. Gli attori, tutti della Compagnia Comica, si muovono in un’atmosfera surreale, tra realtà e finzione. Una commedia che divide la gioia dal dolore, l’essere dall’apparire, la saggezza dalla follia. Il 31 marzo verrà allestito il musical “Risveglio di Primavera” e il 28 aprile chiuderà la stagione “Ma tu…cu si?”, pièce teatrale, sempre in due atti, tratto da Edoardo Scarpetta.
Ancora una volta Firullo affronta nelle sue messe in scena il tema del dialetto odierno che colora la lingua, in relazione allo stato d’animo, alla confidenza che si ha con la persona con cui si parla tralasciando la dizione, pur di restare fedeli alle tradizioni. E ancora una volta Silva Zappalà, realtà affermata anche all’estero, ci coinvolge con i suoi preziosi allestimenti, curati tanto nella regia che nelle originali coreografie. Una stagione da non perdere che può far riscoprire alla nostra città il piacere del teatro.