News Siracusa: donne prima di ogni cosa. Donne prima di ogni questione politica. Donne e basta. Donne unite per dire basta alla violenza sul sesso “debole”.
Ieri pomeriggio, nove consigliere comunali, si sono unite per marciare da piazza Archimede fino al Tempio di Apollo per urlare: “Donne Vive“.
Così, in un pomeriggio di novembre, Simona Princiotta, Silvana Gambuzza, Stefania Zappulla, Stefania Salvo, Cetty Vinci, Carmen Castelluccio, Sonia D’Amico, Cristina Garozzo e Chiara Catera hanno indossato una maglia rossa, una maschera bianca sporca di colore rosso e impugnato dei lumini per opporsi al femminicidio.
Giunte al Tempio di Apollo le consigliere comunali di Siracusa sono “entrate” dentro una cornice rossa per narrare delle storie vere. Storie di mortificazioni. Storie di violenza. Storie di abusi. Storie di morte. Storie che colpiscono, ogni giorno, centinaia di donne in tutto il mondo. Nove storie per nove consigliere che, dopo la lettura, hanno strappato e gettato al suolo il foglio come segno di protesta, come per opporsi a qualcosa che non deve mai più accadere.
“Tutto è iniziato pochi giorni prima del matrimonio. Non ricordo nemmeno il perché. So solo che in molte foto di quel giorno si vede l’enorme livido viola che avevo su un braccio. Gli episodi si sono ripetuti con intervalli irregolari. Sberle, schiaffi, spintoni, qualche calcio, strette forti, minacce. Cose così. Perché sono rimasta con quell’uomo 4 anni e mezzo? Perché ci ho fatto due figli? Non lo so. Non ho praticamente mai raccontato a nessuno tutto ciò La vergogna era troppa. La vergogna di <accettare> una cosa del genere. E in più c’era la voglia di far vedere al resto del mondo di essere una bella famiglia. Chi lo sa. Mi diceva che era <colpa mia>. Sono io che lo facevo impazzire. La verità è che ogni volta che non aveva più argomenti per difendersi verbalmente passava alle mani. Non accettate la violenza! Mai! Lo so che è più difficile a dirsi che a farsi, ma il <dopo> è davvero una rinascita“
E poi ancora…
“Sono morta a 8 anni, dissanguata per le ferite interne, dopo la prima notte di nozze. Mi chiamavo Rawan, ero una sposa bambina. Data in sposa per soldi dai miei genitori a un uomo che aveva cinque volte la mia età, quindi 40 anni. Non sono di certo l’unica. Nel mio paese, lo Yemen, è una pratica usuale. Sono morta a Hardh, zona tribale nello Yeman nord occidentale, al confine con l’Arabia Saudita. Chissà se quell’uomo e i miei familiari pagheranno per la mia vita. Forse no. Forse sarò solo una sposa bambina, una delle tante, una delle quali le autorità smentiscono la notizia, che a 8 anni, invece di giocare con la bambole, è stata ammazzata dal suo <giovane> sposo“.
Nove storie. Nove storie di donne che hanno reagito e raccontato la violenza o che, purtroppo, hanno perso la propria vita a causa della stessa.
Nel video, a seguire, il flash mob delle consigliere comunali di Siracusa. I loro volti per dire basta alla violenza sulle donne. Le nove storie, raccontate.