Serve il buon senso, non si può scherzare con la sicurezza sei cittadini.
Nonostante un susseguirsi e rincorrersi di annunci da parte di vari esponenti politici regionali, di decreti di finanziamento, appalto e consegna lavori a breve termine, il viadotto di Targia è lì in bella mostra per i Siracusani. Da quel lontano febbraio 2013, quando la perizia di Antonio Badalà ne stabilì il cattivo stato di conservazione e successivamente i responsabili ed i tecnici comunali ne predisposero l’interdizione al transito dei mezzi pesanti, il restringimento ed il senso unico della corsia di marcia, di mesi ne sono trascorsi ben 22.
Il presidente della Prima Commissione Urbanistica, poi, conclude:
Da allora più nulla, salvo un inutile trascorrere del tempo, che sa di beffa per i Siracusani, ai quali non importa nulla delle beghe dei partiti, delle rivalità politiche dei deputati regionali, delle corse agli annunci, né tanto meno delle difficoltà economiche del bilancio della Regione Sicilia. I cittadini smarriti e disorientati, continuano a chiederci come loro rappresentanti, come sia possibile che i nostri deputati Siracusani in seno al Parlamento Siciliano non siano riusciti ancora ad ottenere il decreto di finanziamento di messa in sicurezza e ripristino di un’opera infrastrutturale di tale valenza viaria in materia di protezione civile, la principale via di fuga della zona nord della città a ridosso ed a servizio anche di quello, che fino a pochi anni fa era il più importante polo petrolchimico d’Europa. Ancora una volta mi appello al buon senso di tutti gli attori istituzionali di questa vicenda, cui nelle more sta supplendo l’amministrazione comunale e con il sacrificio economico di tutte le famiglie siracusane, predisponendo tutti gli atti amministrativi per la realizzazione di una bretella provvisoria e la definitiva chiusura del viadotto entro il 2015, con la speranza un giorno non lontano di vedersi finanziata dalla Regione, non una piscina coperta, una nuova scuola od un centro polivalente come sarebbe diritto dei cittadini siracusani che pagano le tasse, ma un’opera viaria fondamenta le di protezione civile a salvaguardia e tutela della pubblica incolumità.
