News Siracusa. Si muove agitato all’interno di una barca e scruta le altre, che si muovono lentamente nel mare. Ha il volto emozionato papà Giacinto e in un video-diretta dice, dopo aver salutato con la mano:”sono emozionato, tanto emozionato. Io, mia moglie, mio figlio Eros, Deborah (la mamma di Stefano Pulvirenti), Lucia (la mamma di Renzo Formosa) e tutti”.
Rosy, la mamma di Francesco, quella mamma silenziosa e piena di coraggio, dolore e rabbia accenna un sorriso ed accarezza il mento del figlio Eros.
Nelle barche oggi sventola l’immagine di Francesco. Del sorriso di Francesco. Del sorriso di quel bambino strappato alla vita troppo in fretta. Del sorriso di Francesco che da tre anni, ormai, non appartiene più alla terra.
La “passeggiata” in mare organizzata dalla famiglia Avola si è svolta. L’ultima rovente domenica di luglio, quella di ieri, ha visto il sorriso di Francesco riflettersi in mare, quel mare che amava e che non ha avuto pietà per lui.
Eppure in quella foto Ciccio ride. Ride mentre tiene stretto tra le mani un mazzo di carte che accompagnavano i suoi momenti di spensieratezza con gli amici più cari. Ride Ciccio in un sorriso che resterà eterno come eterno resterà il sorriso di Stefano scomparso a causa di un incidente al viale Paolo Orsi, che ha stretto l’intera città nella preghiera e nella solidarietà e quello di Renzo vittima di un grave incidente in via Cannizzo. Perché certi sorrisi degli angeli non si possono spegnere, anzi, non si spegneranno mai.
E mentre le imbarcazioni lasciavano lo Sbarcadero a fare da scudo, su un muro bianco, una scritta dedicata a Francesco Ficili, ultras aretuseo scomparso prematuramente: “Ciccio in eterno”.
Chissà che Ciccio Avola, tra una risate e le sue carte, non abbia sorriso nel leggere il suo nome riflesso tra l’azzurro del mare e del cielo.
La lotta per la verità sulla morte di Ciccio, intanto, continua.