News Siracusa: capita che attendi un pacco, magari inviato da qualche amico. Capita, anche, che attendi qualche raccomandata importante per ricevere delle comunicazioni importanti. Capita, poi, che la raccomandata che attendi non ti avvisa di un pacco ma deve notificarti cosa ne sarà delle spoglie mortali di un proprio caro.
Iniziamo a ripercorrere l’accaduto cronologicamente. Come risaputo dopo un decennio dall’inumazione (in terra) il Comune, a seconda della disponibilità di terreno esistente all’interno di ogni cimitero, programma le esumazioni ordinarie.
Al seguente link (clicca qui) possiamo relazionarci con il regolamento di polizia mortuaria del Comune di Siracusa. L’articolo 24, del Capo IV, alla voce di “Avvisi di scadenza per esumazioni ordinarie” troviamo la seguente voce: “E’ compito del Responsabile dell’ufficio autorizzare le operazioni cimiteriali svolgentisi nel territorio del Comune e registrarle, avvalendosi anche di sistemi informatici. Annualmente il Responsabile dell’ufficio curerà la stesura di elenchi i tabulati, con l’indicazione delle salme per le quali è attivabile l’esumazione ordinaria e contestualmente verranno informati, a mezzo lettera raccomandata a/r o per posta elettronica certificata, gli eredi interessanti. L’inizio delle operazioni massive di esumazione ordinaria in un campo comune è fissato con comunicazione di servizio da affiggere all’albo cimiteriale con congruo anticipo di almeno sei mesi“.
Il regolamento vuole (clicca qui) che ad ogni esumazione i resti mortali vengano raccolti in apposite cassettine di zinco, con i dati completi e la relativa foto della persona e sistemati nell’ossario generale del cimitero.
Il 19 giugno del 2002 la famiglia Zagarella è colpita dal lutto del capofamiglia il signor Vincenzo. Nove anni dopo, il 10 aprile del 2011, la famiglia subisce un altro grave lutto. La signora Italia (moglie di Zagarella), infatti, perde prematuramente uno dei suoi sei figli.
I viaggi presso il cimitero di Siracusa sono frequenti. Padre e figlio sono posizionati abbastanza vicini e la signora Italia, insieme ai suoi cinque figli, si reca spesso a trovare i propri cari defunti. La prima tappa la vede fermarsi dal marito, seppellito nel campo F, ed a seguire dal figlio.
Inizia l’anno 2015 e la signora Italia si reca meno volte presso la struttura cimiteriale di Siracusa. Dei piccoli problemi di salute, infatti, la costringono in casa. Guarita, insieme ai suoi figli, la vedova Zagarella varca il cancello del cimitero in occasione del quarto anniversario dalla dipartita del figlio.
Come di routine la famiglia compera dei fiori da portare ai propri cari. Varcato l’ingresso del primo cancello la signora Italia, in compagnia dei suoi figli, giunta davanti alla tomba del marito trova, però, un’amara sorpresa.
Una nuova lapide. Una nuova incisione. Una nuova foto. Un altro numero di fossa. Chiaramente non di suo marito.
“Ma il papà dov’è?” – esclama il figlio Danilo Zagarella.
Iniziano momenti concitati dove la signora Italia accusa un piccolo malore e i figli alzano la voce. La famiglia Zagarella vuole sapere che fine hanno fatto le spoglie mortali del proprio caro defunto.
Arrivano le prime risposte che fanno riferimento ad una raccomandata che sarebbe dovuta arrivare alla famiglia per avvertirli dell’esumazione della salma.
“Sapevamo che sarebbe successo – afferma Danilo – e sapevamo anche che c’era un ritardo di circa tre anni. Tempo addietro avevo chiesto informazioni perché avevamo deciso di rinnovare il rito funebre nel momento in cui avremmo deposto le ceneri di papà all’interno di una piccola urna ma mi era stato detto che non c’era fretta in quanto la mia famiglia avrebbe ricevuto una comunicazione“.
Danilo, la signora Italia e gli altri figli vengono a conoscenza che l’esumazione del signor Vincenzo è avvenuta nel mese di aprile del 2015. La famiglia Zagarella, però, resta senza parole in quanto non ha ricevuto nessun tipo di avviso in merito.
“Sale la rabbia, il dolore, un senso di vuoto e di ulteriore perdita” – prosegue Danilo.
La famiglia inizia a protestare accesamente e chiede di poter visionare la ricevuta di ritorno, firmata, dell’ipotetica raccomandata.
La raccomandata salta fuori. E’ chiusa. Imbustata e riporta la dicitura: “ritornata al mittente per compiuta giacenza“.
“Ma quale avviso?” – s’interroga Danilo. “Quale avviso è stato lasciato? – prosegue il giovane Zagarella – Andiamo a ritirare qualsiasi cosa ci arrivi figuriamoci se avremmo compiuto una simile leggerezza“.
“La raccomandata – dice timidamente la signora Italia – pare sia stata recapitata il 16 ottobre del 2013 ma in realtà io e la mia famiglia non abbiamo ricevuto mai nessun tipo di avviso“.
“Il nuovo direttore del cimitero, Ettore Manni, – afferma Danilo – ha dimostrato molta umanità davanti alla <scomparsa> delle spoglie mortali di mio padre. Nonostante tutto, però, i resti di mio padre sembrano essersi <volatizzati>”.
“Non mi fermo – continua Zagarella – chiederò la consulenza di un legale per essere aiutato a risolvere questa triste situazione. Le carte parlano chiare e la raccomandata è stata inviata ma mai recapitata dando così adito ad una leggerezza che sta creando dei problemi personali alla mia famiglia“.
Madre e figlio si guardano, con un velo di tristezza negli occhi e con un’unica certezza il signor Vincenzo, ormai, vivrà solo nei loro ricordi. Adesso é dovere delle autorità competenti fare chiarezza sull’accaduto e restituire alla famiglia l’unico simbolo terreno che resta del loro caro.