News Siracusa: è stata una mattinata ricca di contrattazione, quella svolta oggi, che ha visto come risultato il ritorno dei 450 lavoratori del Servizio Antincendio nei Cantieri della Forestale.
L’incontro avvenuto con il Dirigente Provinciale dell’Azienda Foreste Demaniali di Siracusa è stato chiesto dalle Organizzazioni Sindacali Flai, Fai e Uila.
I Lavoratori, dopo aver effettuato all’incirca 88 giorni di lavori, ad eccezione di quelli assunti a metà campagna antincendio che ne hanno fatto 45, hanno tutti lavorato per altri 5 giorni e per le giornate di recupero, in opere di prevenzione sul dissesto idro-geologico, manutenzione straordinaria dei canali fluviali e di raccolta di acque meteoriche nonché al diserbo e taglio di erbe infestanti.
Però, a causa dell’avvio in ritardo del servizio, rispetto a quanto prevede la normativa nazionale, i lavoratori non sono riusciti a completare le loro giornate di garanzia causando, nelle scorse settimane, il blocco dei Cantieri.
Dopo il provvedimento dell’Assemblea Regionale Siciliana che ha stanziato per Siracusa una prima trance di 360 mila euro con la conseguente riammissione in cantiere di circa 810 lavoratori addetti alla manutenzione per 5 giorni, già partiti; l’altra tranche è assegnata ma è ancora in attesa di decreto pari a 570 mila euro che interesserà anche i lavoratori del servizio AIB che dovranno ora occuparsi di manutenzione straordinaria nelle aree demaniali della provincia per altri 5 giorni.
Oggi l’Azienda formulerà la richiesta di nulla osta presso i due Centri per l’Impiego competenti e si spera che la procedura concordata a livello regionale di urgenza con un giorno di pubblicazione, possa portare già lunedì prossimo i lavoratori a dare la propria disponibilità per essere immessi nei Cantieri grazie anche alla collaborazione del Direttore Provinciale dell’Ufficio del Lavoro, Domenico Amich.
La preoccupazione però per Flai, Fai e Uila è forte, infatti, per poter effettuare le circa 9.000 giornate previste per i 1.250 Forestali in provincia di Siracusa, sono necessarie le risorse del Cipe che dovranno essere assegnate alla Sicilia. Se ciò non avverrà, la mobilitazione sarà ancora più forte di quella dei giorni scorsi e i disagi torneranno a manifestarsi nella comunità montana e siracusana, intaccando popolazione e le Istituzioni. Il livello di agitazione quindi viene manutenuto alto tra i lavoratori Forestali siracusani che stanno attraversando un delicato periodo lavorativo.