Notizie a Siracusa: era il 10 novembre del 2014 quando Ivan Baio, operaio Isab di 36 anni saliva sulla torretta del pontile di Santa Panagia per urlare il suo malessere.
Un gesto eclatante che aveva portato l’attenzione sul proprio caso.
“Ho tre figli, la mia vita è finita. Voglio parlare con i russi perché sono mobbizzato da 9 mesi, chiuso in una stanza, demansionato”.
Baio scese dalla torretta dopo aver parlato con la maggior parte della stampa aretusea, grazie all’intervento della Digos e dei responsabili della società per cui lavora.
Sul posto fu presente anche il responsabile delle relazioni esterne dell’Isab, Luigi Cappellani, il quale spiegò ai tempi: “Da parte della società non c’è stato, e non c’è, alcun tentativo di prendere provvedimenti contro il lavoratore in questione, il quale, anzi, sarà ascoltato con attenzione, per capire esattamente quali siano le sue richieste e provare così a dargli una mano”.
Oggi Baio avverte tramite il suo profilo social di essere stanco e al limite. Risale su quella torretta del pontile di Santa Panagia e minaccia di non scendere più scrivendo le parole che riportiamo integralmente:
“Sono entrato in ISAB sud per riprendere i vestiti MA SPINTO DALLA DISPERAZIONE SONO RISALITO SULLA TORRETTA PS MI DISPIACE DI AVER ELUSO LA VIGILANZA CHE NON HA ASSOLUTAMENTE COLPE SUL MIO GESTO ANZI MI SCUSO CON LORO MA DEVO FARLO PERI MIEI FIGLI SCIOPERO DELLA FAME FIN QUANDO I TG NAZIONALI NON DARANNO VOCE A UN PADRE A UN MARITO A UN UOMO CHE VOGLIONO DISTRUGGERE”.
Aggiornamento ore 15: Continua la tensione. Ivan Baio è ancora sulla torretta e minaccia uno sciopero della fame, dichiarando: “Non ho intenzione di scendere fino a quando non verrà firmato un accordo con la mia famiglia”. Nonostante la temperatura rigida di oggi, Ivan, continua imperterrito lo “sciopero” postando aggiornamenti e video messaggi sul suo profilo Facebook. Di seguito uno dei suoi ultimi video:
Aggiornamento ore 19.15: Tantissime le manifestazione di solidarietà su i social per l’operaio in protesta. Alcuni utenti stanno organizzando perfino una mobilitazione per sostenerlo. Riportiamo di seguito l’appello di un utente, pubblicato in uno dei gruppo Facebook di discussione della città di Siracusa:
“Tutti potremmo essere Jvan Baio. Ci siamo dati appuntamento alle 19.30 a Scala Greca al bar La Conchiglia, per organizzarci e per esprimere la nostra solidarietà a questo padre di famiglia. Siracusani sveglia! Tutti presenti, serve cibo e coperte ma soprattutto calore e vicinanza di cittadini sensibili”
Aggiornamento ore 14: Questa notte, come già annunciato su Facebook, un gruppo di dieci persone si è recato all’esterno dello stabilimento per sostenere l’operaio. Sono ormai trascorse più di 24 ore da quando, Ivan Baio, è salito sulla torretta e non sembra voler scendere più. La protesta, quindi, continuerà ancora fino a quando l’operaio non troverà un accordo con la società.
Aggiornamento ore 16: Ė sceso dalla torretta del pontile Isab di Santa Panagia l’operaio che dai ieri si era barricato in attesa di trovare un accordo con la ditta per la quale lavora. Dopo una nottata d’inferno, Ivan Baio, è sceso grazie alle garanzie avute dal suo avvocato. Nel suo profilo social, divenuto ormai virale, si vede riabbracciare i propri figli. Abbiamo sentito velocemente Baio, che in questo momento ha la febbre alta, per delle veloci dichiarazioni.
“Voglio ringraziare tutti i siracusani – afferma Baio – che pur non conoscendomi hanno dimostrato solarità con tanti messaggi. Ė stata una notte dura per me, come lo ė stata per la mia famiglia. Sapere che un gruppo di siracusani ė venuto a portarmi conforto ė stato importante per me. Per non sentirmi solo”.
Lo risentiremo a breve per avere ulteriori notizie.