News Siracusa: “come prima firmataria, insieme con altri sette consiglieri comunali, ho presentato al presidente del consiglio comunale Santino Armaro una richiesta di convocazione del consiglio comunale, per lunedì 23 novembre, con procedura d’urgenza, come previsto dal regolamento, con ordine del giorno la situazione dell’istituto comprensivo N. Martoglio”: esordisce così la consigliera comunale Simona Princiotta.
“L’istituto comprensivo N. Martoglio, sito in una delle aree periferiche più delicate della nostra città; (inserito nel piano regionale Aree a rischio) di conseguenza avverte l’esigenza di continuare a offrire attività curriculari ed extracurriculari al fine di favorire la promozione culturale molto carente in questo quartiere sprovvisto anche di agenzie extraeducative”.
“L’istituto – prosegue – in tutti questi anni si è specializzato in azioni di accompagnamento e monitori agio dei progetti in materia di prevenzione della Dispersione Scolastica e si è integrato con la comunità locale, tanto da creare una vera e propria comunità di apprendimento promuovendo benessere sociale, riuscendo così a non far sentire i giovani del quartiere orfani sociali”.
“Nella nostra richiesta si chiedeva di estendere l’invito a tutta la deputazione Regionale e Nazionale e di voler autorizzare l’intervento in aula del Dirigente (o del suo delegato) della scuola N. Martoglio e di un rappresentante dei genitori. L’urgenza di convocazione era nata dalla riunione che si terrà alla Regione Sicilia giorno 26 novembre e che vedrà come esito finale la sorte di questo istituto scolastico”.
“Alla luce di quanto accaduto penso che se il presidente Armaro voleva cominciare con il piede sbagliato c’è riuscito, non accettando la richiesta di convocazione del consiglio ma fissando, come una palese provocazione, un consiglio comunale per giorno 23 novembre escludendo, però, dall’ordine del giorno l’argomento della scuola N.Martoglio”.
“Una provocazione che non gli fa certamente onore e che da ragione a tutte le mie riserve espresse al momento del voto dello stesso Armaro. Ricordo – conclude – al presidente Armaro che oggi è il presidente dell’Assise di Siracusa e dunque non risponde solo ai suoi 180 elettori ma a tutti i consiglieri comunali che, a loro volta, rappresentiamo i cittadini siracusani e dunque anche quelli dei quartieri a rischio”.