News Siracusa: insulti, qualche frase in più, magari a sfondo razionale. Dalle parole, poi, si passa ai fatti con delle vere e proprie aggressioni che sfociano in risse tra genitori. E’ cosi che una semplice domenica sportiva si trasforma, molto spesso, in un momento nero per il calcio e per lo sport in generale. Uno degli ultimi fatti accaduti ha visto coinvolti dei genitori durante il derby dei pulcini di Toro e Juve in quel di Borgomanero.
A parlare è Christian Romano, responsabile del settore giovanile dell’Accademia del Calcio Città di Siracusa.
“Ormai è molto diffusa l’idea che lo sport debba essere considerato un mezzo di trasmissione di valori universali e una scuola di vita che insegna a lottare per ottenere una giusta ricompensa e che aiuta alla socializzazione ed al rispetto tra compagni ed avversari. Per questo motivo l’educazione fisica ha una parte fondamentale nell’educazione dei ragazzi già all’interno della scuola”.
“Purtroppo l’agonismo esasperato da fattori economici – prosegue Romano – come si verifica in certi sport professionistici, fornisce ai ragazzi dei modelli sbagliati. L’antagonismo esasperato e la ricerca del successo con qualunque mezzo sono una vera e propria alterazione dei valori dello sport”.
“Parecchie volte – conclude Christian Romano – ci troviamo davvero costretti, da educatori, a sottolineare ai genitori come lo sport sia un momento di aggregazione e di divertimento a prescindere dal risultato ottenuto. E’ inammissibile che una gara di calcio si trasformi in rissa solo per dei retaggi culturali sbagliati che vengono trasmessi, paradossalmente, ai bambini. Il calcio è divertimento e spirito di solidarietà. Quando due bambini litigano all’interno del rettangolo di gioco, infatti, tutto si risolve con una stretta di mano o un abbraccio, cosa che invece non accade tra i più grandi che da spettatori si trasformano in giocatori attivi di un sistema sbagliato. Sono convinto che con la buona volontà e lo spirito di cambiamento che dovrebbe prevalere all’interno di ogni scuola calcio, tale fenomeno potrebbe essere arginato cercando di imporre regole ferree che riportino al vero senso dello sport”.