News Siracusa: era il 19 maggio del 2013 quando, a causa di un incidente, perdeva la vita il giovane Giovanni Carnevale. Quella notte, in viale Teracati, a bordo della propria moto si spegneva un giovane che, ritornava a casa dal lavoro. Nessuno, in seguito, ha mai fornito o ricavato una ricostruzione dettagliata sull’incidente che avrebbe visto Giovanni sbandare, bruscamente, e successivamente scontrarsi contro un’auto.
Sono passati quasi due anni da quel giorno e la famiglia Carnevale non si è mai data pace su quanto accaduto. Oggi, sono loro stessi, a fare un resoconto sull’indagine preliminare avviata in seguito al decesso del proprio caro.
“Questa – afferma la famiglia Carnevale – è la conclusione a cui è arrivata il P.M. Dott.ssa Magda Guarnaccia che ha condotto l’Indagine Preliminare per quasi 2 anni. Le fasi si sono svolte nel seguente modo: Il P.M. Ha nominato come CTU (perito del tribunale) l’Ing. Filadelfo Chiarenza, il quale ricevuto l’incarico ha iniziato un lungo lavoro di ricostruzione dei fatti partendo dai rilievi effettuati dalle forze dell’ordine e dalle immagini fornite dalle telecamere private della zona. L’Ing. Chiarenza nel prosieguo delle sue indagini si è confrontato con il Perito Ing. Grazia La Cava, nominata dalla famiglia Carnevale, che è anche assistita dagli Avv. Zirone e Di Giovanni. Il lavoro di confronto tra i 2 periti con studi molti sofisticati utilizzati in laboratori specializzati che si avvalgono di sistemi ad alta risoluzione, ha analizzato le varie fasi che vanno dalla visione, attraverso le telecamere, del motociclo che transitava da viale Teracati, allo studio delle varie luci nell’area dell’incidente che hanno portato a condividere le seguenti conclusioni“.
“L’auto pirata è uscita in retromarcia – dice il fratello Salvo – velocemente e a fari spenti dal posteggio, il giovane Giovanni ha tentato con una frenata disperata di arrestare il motociclo ed evitare l’impatto con l’auto, per tale motivo si è spostato tutto a sinistra verso lo spartitraffico, perché l’auto gli aveva invaso tutta la carreggiata. Ha poi Tentato un’ulteriore frenata perdendo nel poco spazio rimasto il controllo del mezzo cadendo rovinosamente sul cordolo dello spartitraffico, con l’esito nefasto che tutti conosciamo. A quel punto l’auto pirata ha acceso le luci per spegnerle subito dopo e posteggiare lateralmente a destra, rimanendo lì ad osservare la tragedia, che si stava consumando con l’arrivo dei parenti, e che lui aveva causato rimanendo in silenzio. I mezzi di soccorso sono poi arrivati con notevole ritardo“.
“Le telecamere,invece, poste ad inizio Viale Teracati – proseguono i familiari di Giovanni Carnevale – sono lì da anni a fare bella mostra e continuano a farla, se fossero state in funzione avremmo sicuramente avuto meno difficoltà a ricostruire gran parte dei dettagli e avremmo, già, oggi nome e cognome del colpevole; ma chi sono i responsabili di questa inefficienza e incuria,tale da non permettere di fornire elementi di civiltà alla città, a partire dello stato di degrado in cui versano le strade cittadine? Così si è spezzata la vita di un bravo ragazzo di 24 anni che aveva appena finito di lavorare e stava facendo ritorno a casa“.
“La nostra famiglia – conclude Salvo Carnevale – vive nella disperazione perché continua a non accettare la perdita di un ragazzino , tanto educato quanto buono e generoso. Noi utilizzeremo tutti i mezzi leciti e legali per ricercare la giustizia;continueremo ad avvalerci di strumentazione sempre piu’ all’avanguardia per giungere alla verita’!Non ci fermiamo e cercheremo di capire se quelli che han rilasciato brevi e confuse testimonianze hanno, in realtà, contribuito ad allontanare la realtà . Ma chi sa di essere responsabile, dovrà comunque rispondere alla propria coscienza che gli impedirà di poter guardare negli occhi i propri cari, senza sentire il peso terribile della colpa di cui si è reso responsabile“.