Siracusa. “Giudecca and Drama” la rassegna teatrale giunta ormai alla sua seconda edizione, ospiterà cinque spettacoli di artisti in qualche modo legati a Siracusa. Andrà in scena il prossimo 7 gennaio in un luogo dell’anima aretusea come il Nuovo Piccolo Teatro Alfeo, nel cuore di Ortigia.
L’inaugurazione prevista appunto per il 7 gennaio , si concluderà il prossimo 4 febbraio. “Mito, Anima e Pensiero” è il tema scelto quest’anno dal direttore artistico Antonio Casciaro, già promotore di eventi culturali dal respiro internazionale. Sociologo, docente di cinema e televisione in ambito accademico, esperto in economia della cultura, cultore delle tradizioni orientali, studioso e praticante di arti corporee e meditative, Casciaro, intellettuale poliedrico, si è sempre speso, in città, nella sperimentazione di progetti innovativi dal contenuto sociale e artistico.
E per la rassegna “Giudecca and drama”, il direttore artistico Antonio Casciaro sarà affiancato dalla famiglia Vaccaro-Mauceri, che da 40 anni, con l’opera dei pupi, continua ad affascinare grandi e piccini.
Correva l’anno 1978 quando i fratelli Rosario e Alfredo Vaccaro diedero vita alla loro epopea. Partiti da un basso sito al vicolo dell’ulivo, trasferirono la loro arte nel vecchio teatro Ucciardino, in via Nizza, mietendo successi e riconoscimenti per una decade.
Poi una scossa di terremoto rischiò di far morire la tradizione dei pupi e Alfredo Vaccaro continuò il suo operato nelle scuole e nelle piazze fino alla sua scomparsa.
Tradizione eredita poi dai nipoti Daniel e Alfredo Mauceri che hanno portato l’arte del nonno non solo agli onori della cronaca locale ma in giro per l’Italia e l’Europa. La scommessa più grande per i due giovani è stata quella di riaprire un teatro dei pupi a Siracusa che, dopo 16 anni di attività, vanta numerosi premi e riconoscimenti e non solo.
Coniugando tradizione e innovazione nell’arte dei pupi, i fratelli Mauceri, con il loro estro hanno aperto le porte del loro nuovo teatro dei pupi, “Alfeo”, ad altre espressioni teatrali. E ciò perché la città possa riappropriarsi del “teatro”, dando spazio alle eccellenze artistiche siracusane.
E’ in questo contesto che si inserisce la seconda edizione di “Giudecca and drama”.
«Perché ciò che lega le diverse tipologie di temi, figure e personaggi alla rassegna teatrale “Mito, Anima e Pensiero” – spiega il direttore artistico Casciaro – è la città che le ospita: Siracusa. E così anche il modo siracusano di influenzare il produrre, dal primo gradino scolpito nella roccia. Una poiesis di lungo tempo, un centro di gravità e di attrazione attorno a cui ruotano immagini, esperienze, occasioni di studio e di lavoro, desideri di realizzazione spirituale. Perché il teatro è l’arena ove lo spirito si coagula e si scioglie e, come un atanòr, fa ribollire i desideri e le emozioni collettive per estrarne l’essenza solare. Gli artisti coinvolti sono non caso tutti legati a Siracusa per nascita, adozione, residenza, studio, lavoro. Siracusa è insomma una città che chiama. E quindi conduce a sé. Per storia, per vocazione, per natura. L’idea di un genius loci collegato al teatro, alla rappresentazione, alla produzione segnica si innesta così in quella di una città antica. Siracusa, in conclusione, il suo futuro lo deve cercare anche nel passato, in totale controtendenza rispetto alle linee di sviluppo globale contemporaneo. Questa è una provocazione, ma anche una ri-generazione».
Al Nuovo Piccolo Teatro Alfeo, il sipario si alzerà con “La prigione di Lutero”, liberamente tratto dal “Lutero ” di John Osborne con l’adattamento e la regia di Davide Sbrogiò, in scena con Lorenzo Falletti. Le musiche sono di Alessandro Sbrogiò.
Il 14 gennaio sarà invece la volta di “Eschilo: I Sette contro Tebe – Euripide: Le Fenicie” con Corrado Drago, Desiree Giarratana e Tommaso Garrè. Voce recitante, adattamento e regia di Gian Paolo Renello.
La rassegna proseguirà poi il 21 gennaio con “3/4 di anima-LE” di e con Nadia Spicuglia Franceschi che, il 28 gennaio, lascerà il posto ad “AncorAmore” di Adriano Evangelisti e Cristina Del Sordo con Giulia Valentini. A chiudere la rassegna il prossimo 4 febbraio sarà “Clitennestra”, la rivisitazione del mito di e con Arianna Vinci e la regia di Giannella Loredana D’Izzia.