News: momenti di tensione nel palazzo di via Malta, dove due donne hanno deciso di arrampicarsi nella gru del cortile interno in segno di protesta. È l’ennesimo gesto di due dipendenti della ex Provincia Regionale di Siracusa, il motivo sempre lo stesso: la paura del dissesto e di perdere tutto. Ma la paura più grande in questi minuti è per le due lavoratrici che hanno raggiunto la sommità della gru e non vogliono scendere.Sul posto sono intervenuti vigili del fuoco e polizia. In corso un tentativo di dialogo per convincere le due donne a sospendere la protesta in “alta quota”. Pare che le trattative stanno a zero. Le due dipendenti dell’ex Provincia hanno chiesto la presenza del commissario straordinario Arnone per un incontro.
AGGIORNAMENTO ORE 12: E’ In corso un tentativo di dialogo per convincere le lavoratrici in protesta a scendere. Sul posto è giunto il commissario Arnone. Molti dei dipendenti dell’ex Provincia hanno deciso di continuare la protesta in strada bloccando corso Umberto, paralizzando il traffico.
AGGIORNAMENTO ORE 16.30: sono scesi dalla gru i tre dipendenti dell’ex Provincia regionale. Le due impiegate, nel corso della mattinata, sono state raggiunte da un terzo collega. Dopo ore di permanenza, è stata una delle due donne a scendere per prima.
I due dipendenti , rimasti sulla cima, sono stati poi raggiunti dal deputato regionale del M5S Stefano Zito. Ma nel primo pomeriggio l’uomo si è convinto a scendere. Verso le 16.30, infine, una delle due donne si è decisa ad abbandonare la cima della gru.
Si schiera con i dipendenti l’On.Sofia Amoddio del Partito Democratico. “Da tempo sono in contatto con il Sottosegretario Baretta al qualche ho chiesto ripetutamente che venisse trovata una soluzione per sospendere il prelievo forzoso da parte dello Stato e ridare speranza all’Ente ed ai suoi dipendenti. La situazione dell’ex provincia di Siracusa non nasce certo oggi ma è il risultato di una serie di gravi errori fatti nel corso degli ultimi decenni”.
Solidarietà anche da parte di Michelangelo Librandi, Segretario Generale della UIL-FPL Nazionale. “i lavoratori non possono continuare a pagare scelte politiche confuse e sbagliate –ci auguriamo che gli incontri programmati nei prossimi giorni con il Governatore e con il Prefetto possano mettere fine a questa ingiusta e paradossale situazione”.