News Siracusa: riattivare la tratta della Ferrovia Noto-Pachino, riutilizzare le infrastrutture non ancora alienate dalle FS e costituirvi a fianco persino una greenway (pista ciclabile). Sono questi, gli obiettivi precipuamente perseguiti nonché motivo di costituzione del Comitato per il recupero della Ferrovia Noto-Pachino (leggi qui), guidato dal presidente Francesca Sara Perna.
Perché impegnarsi per la riattivazione di questa tratta ferroviaria in disuso dal lontano 1986?
“La riattivazione della tratta Noto-Pachino – dichiara Francesca Sara Perna, presidente del Comitato – favorirebbe il turismo e l’economia, trasformandola in percorsi pedonali e ciclabili tra paesaggi mozzafiato”.
“Il progetto – spiega Perna – offrirebbe opportunità di lavoro nella nostra zona, in cui il tasso di disoccupazione è altissimo, sia nella fase di realizzazione, che successivamente nella gestione. Inoltre, ne beneficerebbero anche i privati (aziende, cooperative, giovani) nella gestione delle attività dirette e collaterali che verranno realizzate, spazi espositivi, punti di ristoro e vendita di prodotti locali, bookshop, musei interattivi dedicati al materiale rotabile e alla Riserva Naturale Orientata di Vendicari”.
“La tratta dismessa – continua il presidente del Comitato per il recupero della Ferrovia Noto-Pachino – si trova in un territorio paesaggisticamente e artisticamente di grande valore con un’economia artigianale e agricola di pregio, depositaria di antichi saperi. I piccoli imprenditori potrebbero far conoscere e vendere le proprie eccellenze ai turisti, si potrebbero visitare i luoghi di produzione. Con un turismo responsabile, rispettoso del luogo, interessato e colto, si comporrebbe un sistema di attività di contorno capace di creare altra economia”.
Ieri, in occasione della riunione del Comitato, alla quale hanno persino partecipato anche alcuni studenti orientati nell’elaborare tesi su tali delicate tematiche e che hanno dato piena disponibilità, a titolo gratuito, a far parte di un gruppo di lavoro dove poter offrire le proprie competenze, si è deciso di chiedere un incontro formale congiunto al sindaco di Noto e di Pachino.
Il Comitato si propone, infatti, di verificare la disponibilità dei primi cittadini dei due Comuni circa un progetto certamente complesso e le successive verifiche con le società delle FS, enti gestori della rete e delle infrastrutture (stazioni, magazzini merci e caselli).
“Sappiamo – conclude Perna – che il progetto è molto ambizioso, siamo convinti però che sarebbe un errore, in questa fase, come è emerso nel dibattito e dallo stesso intervento del Vice Sindaco Cettina Raudino, ripiegare su obiettivi minori, rinunciando al progetto complessivo. Tra l’altro l’esperienza dimostra che laddove si è insistito sul pieno recupero di tratte già dismesse, come in Piemonte e in Trentino, gli obiettivi sono stati raggiunti”.
Alle perplessità sugli eccessivi costi che la realizzazione del progetto può inevitabilmente comportare, il Comitato ha fermamente risposto ricordando la disponibilità di fondi dedicati non solo a livello regionale o nazionale, ma anche europeo.
Infine, oltre al WWF, l’ente ha voluto sottolineare quanto ritenga utile il coinvolgimento di Italia Nostra, del CUMO, della Facoltà di Architettura di Catania, dell’Università di Bergamo e dell’Università di Palermo.