News Siracusa: il Forum provinciale del Terzo settore, che riunisce 46 associazioni, denuncia con profonda indignazione il mancato avvio dell’assistenza Asacom, un servizio che prevede il sussidio all’autonomia ed alla comunicazione per gli alunni diversamente abili frequentanti gli istituti scolastici superiori della provincia. Un servizio che, spiega il Forum Terzo Settore Siracusa, spetta all’ex Provincia regionale, oggi Libero Consorzio, far partire.
“Come Forum provinciale del Terzo settore – dichiara il portavoce Francesco Di Priolo – ci importa poco se i soldi sono stati stanziati, se ci sono delle promesse di pagamento, o se ci sono delle assicurazioni future. A noi importa solo che ad oggi ai nostri ragazzi, un centinaio almeno di studenti, non è stato garantito il diritto allo studio. La scuola è iniziata da un mese e il servizio Asacom non è ancora cominciato”.
L’Asacom prevede la presenza in classe di un tutor educativo che accompagna il giovane per tutte quelle attività che riguardano lo scambio comunicativo e quindi l’integrazione nel gruppo classe e l’apprendimento delle autonomie di base ed integranti.
“Oltre a dover fronteggiare tutti i giorni una disabilità – spiega Di Priolo – i nostri giovani sono costretti anche a fare i conti con burocrazia e leggi. E’ un disagio nel disagio. Tra l’altro non è una novità, ma si ripete ogni anno. Qualche funzionario ci prende in giro dicendo che ormai dovremmo essere abituati, ma le famiglie sono stanche. C’è chi fa qualche forzatura, c’è chi ha trovato soluzioni alternative, chi ancora non ha mandato il figlio a scuola. Non dimentichiamo che l’assistenza è destinata ai casi gravi”.
“Il costo per tutto l’anno – continua il portavoce del Forum provinciale del Terzo settore – è di circa un milione di euro. Sembra che il Libero Consorzio avesse novanta mila euro, sufficienti per il servizio per meno di un mese. La scorsa settimana sarebbero stati promessi circa 200 mila euro, che quindi potrebbero permettere di far partire il servizio ed assicurarlo solo fino al 31 dicembre. Sempre che Governo, Corte dei Conti o qualcun altro non blocchi nel frattempo il finanziamento. Ma tanto – conclude amareggiato Francesco Di Priolo – a chi interessano i diritti di cento giovani disabili?”.