
News Siracusa: un incontro-dibattito per ricordare la strage di Capaci. Un momento che nessuno potrà mai dimenticare dove perse la vita il giudice Giovanni Falcone nel 1992. E’ proprio con un dibattito, rivolto agli studenti che, l’Istituto Filippo Juvara ha reso omaggio al giudice siciliano.
In memoria di quel terribile giorno, oggi, alcune piazze italiane sono gremite di studenti e cittadini in ricordo di una delle lotte più faticose e sofferte che il nostro paese abbia affrontato: la lotta alla mafia. Vite coraggiose, quel 23 maggio, sono state spezzate. Anche Siracusa commemora quanto accaduto. L’Istituo Juvara ne fa un momento pedagogico e di sensibilizzazione dedicando uno spazio interamente rivolto ai propri studenti delle classi terze, quarte e quinte.
Durante una prima parte intoduttiva uno dei docenti dell’Istituto afferma: “Oggi è uno dei giorni più bui della nostra Repubblica. Oggi la mafia uccideva il simbolo della legalità in Italia: Giovanni Falcone. Allo stesso tempo a Roma la politica eleggeva il nuovo presidente della Repubblica. Nel giro di 48 ore fu eletto Scalfari, ex magistrato ruolo che rimanda ad una certa simbologia. In seguito l’uccisione del magistrato Falcone la lotta anti-mafia ha avuto una battuta d’arresto. Poco dopo l’amico e magistrato Borsellino sarà ucciso a sua volta. L’atto che la mafia compie sembra una vera e propria sfida a viso aperto nei confronti dello Stato. A distanza di 23 anni di quel periodo resta una pagina oscura. In questo momento a Palermo si sta svolgendo un processo circa gli accordi sottobanco tra Stato e mafia emersi da intercettazioni, quelli che a Palermo chiamano u papiello, ovvero la carta. Negli anni a seguire, infatti, alcuni esponenti dello Stato si mettono d’accordo con i mafiosi affinché i colpevoli scontino una pena irrisoria rispetto al reato commesso”.

A seguire è stato proiettato un film documentario sulla vita di Falcone.
“In Sicilia la mafia colpisce i servitori dello Stato che lo Stato non è riuscito a proteggere”. Giovanni Falcone