News Siracusa: esprime profondo rammarico, il presidente di “Giovani per Siracusa” Alessandro Maiolino, per la scelta del Consiglio Comunale, riunitosi ieri sera, di non intitolare il teatro comunale a Salvo Radone.
“Sono estremamente convinto – afferma Maiolino – che una città che vuole puntare sul turismo ed essere una città culturale non può e non deve dimenticare i suoi concittadini illustri. Apprendo che l’amministrazione vuole mantenere il termine <<Massimo>> e su questo non ho niente da obiettare, ma così come avvenuto a Catania per il Teatro Massimo Vincenzo Bellisni dovrebbe accadere a Siracusa intitolando il nostro gioiello Teatro Msssimo Salvo Randone”.
Il presidente Maiolino ritiene che la mancata nomina/dedica all’illustre personaggio siracusano sia dovuta a una lacuna culturale, come spesso accade, nei confronti di uomini importanti, cancellati dalla storia e che, invece, sarebbe fondamentale conoscere e ricordare:
“Salvo Randone – descrive Maiolino – nasce a Siracusa, dopo aver conseguito la maturità classica a Catania, iniziò la lunga carriera teatrale, lasciando interpretazioni di straordinario livello, un esempio è Malvolio, nella shakeaspeariana <<Dodicesima notte>> diretta da Costa, il padre in <<Come le foglie>> di Giacosa per la regia di Luchino Visconti e <<l’Enrico IV>>, forse la più emozionante delle sue interpretazioni pirandelliane. Attore anche in campo cinematografico vinse nel 1962 un Nastro d’argento come miglior attore non protagonista per il film <<L’assassino>>. Fu l’ipocrita politico democristiano in “Le mani sulla città” di Francesco Rosi, per cui aveva interpretato il presidente della corte di Assise di Viterbo in <<Salvatore Giuliano>> del 1962″.
“Nel 1969 – continua nella sua mini-biografia Alessandro Maiolino – Federico Fellini lo diresse nel <<Fellini Satyricon>> e nel 1977 interpreta l’oscuro potere del papa nero nel <<In nome del Papa Re”>> di Luigi Magni. Nell’ultimo periodo l’attore calcò i palcoscenici con una maschera i cui tipici tratti, convulsi e amari, assunsero una nota di tragica verità”.
“In suo nome nel 1993- conclude il presidente Giovani per Siracusa – è stato istituito il premio teatrale <<Salvo Randone>>. La nostra città gli dedicò una sala, la conosciutissima sala randone ma che non rende giusto onore al personaggio. Di fronte a questo mostro sacro del teatro e cinema italiano non posso che inchinarmi e vergognarmi della decisione di ieri di non intitolargli il teatro di Siracusa”.