News Siracusa: c’è anche il “Teatro Greco” tra gli esempi che il maltese Raymond Bondin, presidente onorario del Comitato delle città e dei villaggi storici Unesco, utilizza per denunciare gli sprechi e l’incapacità di una città, di una regione come la Sicilia, di gestire i propri “tesori”.
Perchè quando si parla di ricoscimenti Unesco non si parla solo di premi, ma di responsabilità e di doveri per salvaguardare e far conoscere l’importanza della nostra terra e dei suoi frutti a tutto il mondo.
Il problema non è solo siracusano ma è generalizzato nella nostra Isola. Arriveranno quest’anno a 51 i riconoscimenti dell’Unesco, dai paesaggi ai monumenti, dal cibo al vino. Nessuno ne ha quanti noi. Nessuno: ne ha 38 la Francia, 39 la Germania, 43 la Spagna, 46 la Cina e lassù in vetta, noi. Sono tantissime, le nostre ricchezze riconosciute come patrimonio universale. La sola Sicilia, con 7 «sigilli», si colloca davanti ai Paesi dal grandioso passato come la Siria o il Siam. Eppure mancano i riconoscimenti a Palermo, Segesta, Selinunte, Erice o Mozia e la riserva dello Stagnone.
In questa grande bellezza, convive anche la grande amarezza: lo spreco di un patrimonio immenso con un turismo che non decolla, fatto di difficoltà logistiche che rende spiacevole il soggiorno ai suoi visitatori: trasporti pessimi, infrastrutture scadenti, alberghi troppo scarni oppure extralusso, musei e siti archeologici quasi sempre chiusi nei giorni festivi (a causa di un balordo accordo sindacale sulle festività) e l’incapacità di far fronte al nuovo mercato turistico incentrato in larga parte sul web (ricordando che il portale web del turismo regionale, è solo in italiano e in inglese).
Dietro le problematiche c’è una Regione Sicilia che non riesce neanche a spendere i pochi finanziamenti che arrivano. Con grande rabbia si esprime Raymond Bondin sulla questione e le sue accuse sono rivolte alla politica:
Non capisco in tutta sincerità come i politici siciliani non riescano a gestire il patrimonio dell’Isola in maniera corretta. Anzi, non lo gestiscono affatto. Da tempo nel mondo intero, non esiste alcun posto con così tanti tesori come la Sicilia. Non esiste un altro luogo con una concentrazione così densa di meraviglie. Eppure, dopo tanti discorsi, continue nomine di assessori regionali, soprintendenti et similia, siamo all’anno zero. L’amara realtà è che la Sicilia non è capace di gestire l’immensa fortuna che ha.
Ricordiamo l’attenzione di Raymond Bondin sul teatro greco di Siracusa:
Non è possibile che un monumento di così immenso valore per la storia possa essere stato dimenticato. Considerato come il più bello e importante di tutti i «fratelli» greci, il teatro sul colle Temenite è in questi giorni al centro di una dura polemica sul tema delle responsabilità per i ritardi di un restauro, mai avvenuto per decisioni sbagliate e finanziamenti andati a vuoto.
Un panorama unico e magnifico, fatto di storia e bellezza in cui oggi appare solo degradado e desolazione.