News Priolo Gargallo: la Polizia ha arrestato altre due persone che sarebbe coinvolte nell’omicidio di Alessio Boscarino, 24 anni, ucciso a colpi di pistola lo scorso 3 dicembre a Priolo Gargallo (LEGGI QUI). In carcere, a seguito le indagini della Squadra Mobile di Siracusa era già finito Davide Greco, 28 anni, indicato come l’esecutore materiale dell’agguato (LEGGI QUI).
Secondo gli inquirenti, coordinati dal Procuratore di Siracusa Francesco Paolo Giordano e dal sostituto procuratore Margherita Brianese, l’omicidio sarebbe maturato nell’ambiente dello spaccio di droga.
Sono state determinanti, ai fini della risoluzione del caso, le immagini della videosorveglianza nella zona dell’omicidio, in possesso degli investigatori. Indispensabili, inoltre, indizi e descrizione somatica e del vestiario da parte dei testimoni dell’agguato.
La ricostruzione dell’omicidio. Secondo la ricostruzione degli investigatori, che hanno eseguito le indagini con il coordinamento del pm Margherita Brianese, la vicenda ha inizio intorno alle 23 di sabato 3 dicembre quando la vittima e i due De Simone avrebbero avuto una lite per antichi contrasti. Boscarino si sarebbe diretto subito dopo a casa per uscirne poco dopo. Insieme con gli amici si trovava ai giardinetti di via Tasso quando sono arrivate tre persone che lo hanno raggiunto. Boscarino, intuendo che fosse lui il bersaglio, ha provato a scappare. Cinque i colpi esplosi al suo indirizzo, tre dei quali lo hanno raggiunto. Ma uno solo è stato il colpo letale al culmine di un agguato nel quale, nelle intenzioni degli esecutori, Boscarino non avrebbe dovuto avere scampo.
I due complici si sono costituiti in Questura. Gli altri due complici del killer Davide Greco, sono due fratelli di Priolo, Christian e Roberto De Simone, 33 e 26 anni, arrestati con l’accusa di omicidio in concorso. I due erano ricercati dalla polizia, ma dopo una latitanza durata una settimana hanno deciso di costituirsi.
Dopo le formalità di rito e la notifica dell’emissione della misura cautelare personale emessa dal Giudice per le indagini preliminari Giuseppe Tripi, i fratelli De Simone sono stati trasferiti alla Casa Circondariale di Cavadonna.