Il momento è giunto, l’Italia apre le porte dell’esposizione universale a Milano con EXPO2015. Per 180 giorni nella città milanese si svolgeranno migliaia di eventi rivolti al tema: “nutrire il pianeta, energia per il pianeta”. Quello che ExpoMilano vuole fare non è raccontare una storia, l’esposizione universale vuole essere la trama stessa di una storia che verrà raccontata dai suoi partecipanti. Tutti i partner racconteranno e saranno parte di una storia.
L’organizzazione di EXPO prevede i Paesi non vengano raggruppati in padiglioni collettivi secondo criteri geografici, ma secondo identità tematiche e filiere alimentari.
Nove spazi aggregativi, denominati Cluster: “Agricoltura e nutrizione nelle zone aride”, “Isole, mare e nutrizione”, “Riso”, “Cacao”, “Caffè”, “Frutta e legumi”, “Cereali e tuberi”, “Spezie” e “Bio-Mediterraneo” di cui la Sicilia sarà capofila. I 9 temi selezionati che permetteranno ai Paesi interessati ad associarsi in uno specifico cluster e il suo tema, quindi, si evince come ExpoMlilano vuole esprimere un sentimento di condivisione, di aggregazione e di solidarietà. In questo clima di grande entusiasmo e partecipazione, l’attenzione è rivolta alla presenza della regione Sicilia che per posizione geografica, cultura e ricchezza enogastronomica, rappresenta uno dei luoghi più adatti per alimentare il dialogo attorno ad Expo2015.
Attraverso la partecipazione all’interno del Padiglione Italia, promossa dall’assessorato regionale delle Attività produttive (con i fondi del Po Fesr 2007-2013, Asse V Obiettivo operativo 5.2.1), la Sicilia vuole comporre il territorio in un canale unico che si propone al mondo economico internazionale attraverso la strategia sistemica, che permette alla Regione di coinvolgere tutti i rami dell’amministrazione e tutte le autonomie locali, ognuna delle quali porta la loro eccellenza da promuovere e comunicare.
La Sicilia, capofila del cluster Bio-Mediterraneo (nel quale sono presenti Albania, Algeria, Egitto, Grecia, Libano, Libia, Malta, Montenegro, San Marino, Serbia e Tunisia) è pronta a mostrarsi allestendo il padiglione più vasto (7.304 metri quadrati) degli undici totali presenti. Tra i rappresentanti dell’ Isola c’è anche la città Siracusa, con tutto il suo talento e l’eccellenza gastronomica garantita dal marchio di Denominazione Comunale De.Co.. La Denominazione Comunale Siracusa è il marchio di qualità territoriale che certificherà le produzioni enogastronomiche e artigianali siracusane realizzate seguendo il rigido formulare imposto dal regolamento e che potrà essere testato ad expo. Un elemento indispensabile per partecipare all’esposizione universale e che potrebbe rilanciare l’economia aretusea attraverso l’impegno non solo del Comune ma di tutti i suoi produttori locali rappresentati della cultura e delle tradizioni grastronomiche di Siracusa.
La nostra città si inserirà nel programma di EXPO2015 per il cluster Italia e quindi per la Sicilia, nel calendario delle cinque settimane espositive a rotazione – dal 10 al 17 luglio, dal 4 al 11 settembre, dal 11 al 18 settembre, dal 16 al 23 ottobre, dal 23 ottobre al 1 novembre – al piano terra sul Cardo Nord Ovest. La Sicilia coordinerà le sue attività nel Padiglione Italia nelle tre settimane di protagonismo – dal 26 giugno al 1 luglio, dal 2 al 7 luglio, dal 16 al 21 ottobre.
Nello specifico, nelle tre settimane si alterneranno diversi tipi di eventi legati a sua volta ad uno dei cinque elementI. Il primo sarà la “Terra” con convegni sulla biodiversità nell’area del Mediterraneo, sulle Smart cities e borghi rurali, sulla valorizzazione delle eccellenze della Sicilia, mentre i workshop entreranno nello specifico dei singoli argomenti. La seconda settimana, invece, sarà incentrata sul tema “Acqua” con incontri sul mangiare sano, sulla frontiera mediterranea, l’economia del mare, la Sicilia del vino e un viaggio nel mondo della cerealicoltura siciliana. L’ultima settimana, infine sarà dedicata al “Fuoco” con convegni sull’agricoltura di precisione e l’intelligenza artificiale, le start up, l’internazionalizzazione della conoscenza e dei saperi, il cibo del futuro e il cibo fresco di qualità.