E’ stata rinviata al 27 gennaio l’audizione di nuovi testimoni per il processo sull’omicidio di Angelo De Simone. Ieri, in Corte d’Assise di Siracusa cambio di guardia. Dal dottore Gaetano Bono è passato tutto nella mani del procuratore capo Sabrina Gambino e del Pm Chiara Valori.
La morte del 27enne aretuseo, avvenuta il 16 febbraio del 2016, destò molto rumore in città. Rinvenuto cadavere dalla madre, che rientrava in casa, quello di De Simone venne subito “letto” come un suicidio. Ma qualcosa non è mai tornata chiara alla famiglia. Angelo, infatti, venne trovato “impiccato” in un piccolo rampino agganciato ad una trave, nonostante i piedi poggiassero perfettamente a terra.
Ed è in base ai sospetti che la famiglia del giovane siracusano ha sempre respinto fermamente l’ipotesi del suicidio. La vicenda, che vedeva il caso quasi archiviato per suicidio, ha avuto solo successivamente la completa riapertura da parte della Procura di Siracusa. Se in un primo momento si parlava di un fascicolo a carico di ignoti per istigazione al suicidio si è repentinamente passati ad un nome, quello di Giancarlo De Benedictis (già detenuto in regime carcerario con una condanna a 20 anni dopo l’arresto avvenuto durante l’operazione “antidroga Bronx”) che, allo stato attuale, risulta l’unico indagato per la morte di De Simone.