“Un coro di polemiche è “piovuto” in queste ore sul Comune di Palermo con l’accusa di mancate manutenzioni e scarse prevenzioni dopo le drammatiche conseguenze della bomba d’acqua che ha investito il capoluogo regionale. Coscienziosamente ci siamo chiesti: e se fosse capitato a noi? Se il prossimo evento metereologico si abbattesse su Siracusa, qual è lo stato di manutenzione di caditoie e tombini nella nostra città?”
A queste domande, ma anche ad altre, ha lavorato (e continua a farlo) un gruppo di cittadini che da tempo, come una vera e propria ronda sul territorio, sta facendo la somma dei problemi che lo attanagliano, cercando in tutti i modi (per quanto possibile) di proporre una soluzione all’Amministrazione.
Portavoce delle loro istanze è Michele Mangiafico, ex vicepresidente del Consiglio comunale di Siracusa.
“Con il consueto impegno con cui decliniamo la cittadinanza attiva, – spiega Mangiafico – abbiamo messo in piedi nelle ventiquattr’ore successive un esemplificativo e preoccupante reportage, già trasmesso all’attenzione dell’Amministrazione comunale, dello stato di degrado e pericolosità in cui versano caditoie pubbliche e tombini, privi di una responsabile attenzione da parte della macchina amministrativa pubblica e forieri, in caso di eventi imprevedibili ma possibili, di situazioni di grave preoccupazione per la nostra comunità non dissimili rispetto a quanto accaduto a Palermo”
Si tratta di cinquanta significative immagini raccolte in giro per la nostra città che rappresentano lo sprone per un intervento urgente che abbiamo chiesto all’Amministrazione comunale di Siracusa.