Per chi ama perdersi tra le righe …
“La prima cosa è il mio nome, la seconda quegli occhi, la terza un pensiero, la quarta la notte che viene, la quinta quei corpi straziati, la sesta è fame, la settima orrore, l’ottava i fantasmi della follia, la nona è carne e la decima è un uomo che mi guarda e non mi uccide. L’ultima è una vela. Bianca. All’orizzonte”.
Alessandro Baricco (Torino 1958) si è laureato in filosofia ed ha lavorato per qualche tempo come copy-writer, prima di dedicarsi alla critica musicale. Ha collaborato con testate giornalistiche come “La Stampa” e “la Repubblica”, come critico musicale e come editorialista. Ha condotto le trasmissioni televisive L’amore è un dardo e Pickwick dedicate una alla musica lirica e l’altra alla letteratura. A Torino ha fondato la scuola di scrittura “Holden” nel 1994.
Trama: Oceano mare è un romanzo che si contraddistingue per una spiccata vena surreale. Baricco è in grado di trasportarci in un mondo che regala forte tensione soprattutto emotiva, come se da un lato ci costringesse a capire qualcosa di noi che avremmo preferito restasse ignoto. La storia si svolge nella locanda Almayer, un non-luogo che si affaccia su un non-mare ma che è insieme Luogo per eccellenza. Molti destini si intrecciano, vogliono disperatamente fuggire dal loro tempo storico ed in qualche modo si pongono oltre il limite. Lì il pittore Plasson dipinge con l’acqua del mare immagini su tele che raffigurano l’oceano e che restano ostinatamente bianche …
Molteplici emozioni e sensazioni si susseguono vivendo le bizzarre vite dei personaggi descritti e ci fanno precipitare insieme a loro nel ventre del mare.
“La consuetudine di una vicinanza fatta di molti silenzi e privati segnali custodiva da anni la loro singolare alleanza.
Ci sono tante storie. Quella, veniva da lontano”.
“La mano di un vecchio. Un segno, nell’acqua. Guardi il mare, e non fa più paura. Fine.
Silenzio”.