Letture consigliate: alcuni lo temono, altri vivono per lui, altri ancora proprio non lo tollerano è molto discusso ma tutti ne restano coinvolti, lo chiamiamo Amore o Mondo o Amorizzazioni? Vorrei dire che in Amorizzazioni la Vetterlein ci descrive l’uomo in modo ironico e a volte sarcastico ma non ne sono troppo sicura, l’ironia d’altronde trae ispirazione dalla realtà. Inciampiamo tra un neologismo e l’altro, tutti strettamente a cura della Vetterlein, parole apparentemente vuote a cui è lei ad attribuirne il senso. Poi parla di noi, degli asini che entrano in sciopero, della nostra società e di come spesso goffamente ci muoviamo in essa. Un romanzo per essere derisi con grande eleganza ed estrema maestria. Adatto a chi è in grado di osare comodamente seduto sulla propria poltrona, prendendo in mano un libro e iniziando a leggere. Ci imbattiamo in questa scrittura surreale ci mettiamo comodi e ci restiamo un pò, giusto il tempo di un Amorizzazione.
“Tutto non bene affatto per nulla niente zero boh”
“Uno stronzo non è uno stronzo ma fa solo finta di esserlo. E l’amore è quando tu piano piano cogli la sua parte stronzesca, la scopri e lo stronzone prima diventa stronzo e poi stronzino”.
Suse Vetterlein (Germania, 1972) scrittrice, giornalista e traduttrice freelance. Vive in Germania, lavora per alcune case editrice tedesche e collabora con diverse riviste italiane.
Trama: l’intero romanzo è scritto in alpigiano, tipica lingua di Alpo. Ad Alpo si incrociano varie vicende anche lì però la crisi è alle porte. Le cose di Alpo non sono più “belle bellissime” come ad un tempo, crisi economica e crisi sentimentale avvolgono la città come nubi dense. La protagonista femminile, Maidy, esperta suonatrice di campane, ci fa vivere i suoi turbamenti d’amore e la ricerca del grande amore si rivelerà una vera e propria fatica.
“Intanto la Maidy sogna sogna che le fa bene. Sogna un Lui. Questo Lui corre col suo cavallo nero da una Lei, ma ancora non lo sa che ci sarà una Lei vicino”.
“Certi uomini, uscendo da un bar per esempio, danno una pacca sul sul culo o sulle gosce della loro donna. Come si fa con una mucca. Il suono fa tipo “klapp” se le gosce hanno lo speck sopra. Non fa nessun “klapp” se la donna è magra perchè lì, a questo punto, le ossa fanno uno scricchiolio “ttttrrrr””.
“A volte anche gli sfigati hanno culo. Un culo così. È vero, Toni ha le orecchie a sventola. Ha poca capacità di stronzarsi da solo. Ha nessuna sensibilità per capire quando una donna non vuole essere corteggiata. Ma Toni ha lo spirito di Archimede Pitagora. Ha il senso tecnico e quindi è bravo a costruire delle costruzioni molto costruttive”.