News Lentini: un vero e proprio oltraggio alle vittime della mafia. La lapide collocata qualche mese fa nella Villa Marconi in memoria di Filadelfo Aparo, Cirino Catalano, Carmelo Di Giorgio, Alfio Pisano e Francesco Vecchio, vittime innocenti della mafia, è stata distrutta e ricoperta di escrementi alcuni giorni addietro (leggi qui).
Un accaduto che ha amareggiato e rattristato l’associazione Libera di Siracusa che sin dalla sua fondazione ha fatto propria la tutela della memoria delle vittime quale strumento di giustizia sociale, attraverso l’istituzione della Giornata della Memoria e dell’Impegno delle vittime innocenti della mafia.
“Ci preme primariamente – dichiara Giovanna Raiti di Libera Siracusa – come Coordinamento di Siracusa congiuntamente alla Cooperativa Beppe Montana, esprimere la nostra vicinanza e solidarietà ai familiari delle dette vittime, che al di là delle cause dell’accaduto e della natura dei responsabili, hanno vissuto indirettamente una nuova sofferenza legata ad un atto di violenza rivolto stavolta, se non alle persone, alla memoria dei loro cari”.
“Ancora di più ci responsabilizza – continua Raiti – come realtà che si occupa di diffusione della cultura della legalità, la notizia oggi diffusa circa l’età dei responsabili dell’accaduto, che risultano essere minorenni; come cittadini, come società civile, come educatori sentiamo di dover leggere in questo gesto l’esigenza per la nostra società di ripartire da questo evento per puntare le forze comuni verso iniziative che educhino i nostri ragazzi al rispetto del bene comune, della persona, della città e soprattutto delle regole, che sono garanzie di vita libera, sana ed onesta”.
“E’ da qui che proponiamo di ripartire – prosegue l’esponente di Libera Siracusa – impegnandoci ad essere presenti a Lentini, a collaborare con le istituzioni e con la cittadinanza non solo per ricostruire la lapide quale simbolo di memoria ed impegno, ma anche per progettare un percorso comune, che possa rieducare i giovani, partendo proprio dai ragazzi che tale drammatico gesto hanno compiuto, alla cultura della legalità, dell’impegno alla cittadinanza attiva, della sensibilizzazione verso la lotta ed il rifiuto a qualunque forma di sopraffazione, devianza e criminalità”.
“In tale ottica – conclude Giovanna Raiti – abbiamo già assunto un impegno di collaborazione con l’amministrazione locale, affinché ricollocata e anche meglio la lapide, si riparta da lì per costruire un futuro di legalità per i giovani della città di Lentini”.