Un 2 giugno diverso rispetto agli altri anni, quello celebrato otto giorni fa.
Una Festa della Repubblica segnata profondamente da un’emergenza sanitaria prima ed economica poi, che ha messo in ginocchio l’Italia intera.
Oggi Maria Paola Gionfriddo, tra i piccoli giornalisti per un giorno, della VB del plesso Garibaldi del Comprensivo “G. Verga”, in un suo articolo ha voluto ricordare e ripercorrere il 74esimo anno della nascita della Repubblica Italiana.
«Quest’anno si è svolta la tradizionale cerimonia all’altare della Patria senza la parata, a causa dell’emergenza Covid-19. È stata una cerimonia con pochi presenti, dopo il passaggio delle frecce tricolori, il nostro Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo discorso ha sottolineato che la ricorrenza del 2 giugno coincide quest’anno con un momento particolarmente difficile per il nostro Paese che si avvia alla ripresa dopo la fase più drammatica dell’emergenza sanitaria da Covid-19. Il presidente, in seguito, si è recato a Codogno, simbolo del contagio da Coronavirus e ha deposto una corona di fiori bianchi al cimitero in onore di tutte le vittime di questo virus. Ha ringraziato i tanti medici, infermieri e il personale impegnato nei diversi ruoli della sanità che hanno contrastato l’epidemia con coraggio ponendo a rischio la loro vita e molti sono rimasti vittime del loro senso del dovere. Infine, si è rivolto ai prefetti d’Italia ricordando che “la crisi non è terminata e tanto le istituzioni quanto i cittadini dovranno ancora confrontarsi a lungo con le sue conseguenze”».
Maria Paola Gionfriddo fa sue le parole di Mattarella e conclude così il suo breve articolo: «ragazze e ragazzi, il messaggio del Presidente è un invito a rimboccarci le maniche e ad andare avanti a testa alta, perché noi siamo il nostro futuro».