Sedici anni ed otto mesi di reclusione per la morte del panettiere Nuccio Sortino. Ė questa la pena inflitta al 20enne Dylan Foti accusato di omicidio volontario e condannato, negli scorsi giorni, dal giudice dell’udienza preliminare Carmen Scapellato.
Il Gup Scapellato ha privilegiato la tesi sostenuta dall’avvocato Francesco Villardita che, in qualità di difensore delle parti civili, aveva chiesto che non fosse accolta la richiesta del Pubblico Ministero Andrea Palmieri e dai difensori Aldo Ganci e Giorgio D’Angeli di una condanna a dodici anni per Foti, esecutore materiale del delitto.
Il magistrato della Procura, infatti, aveva qualificato il fatto come concorso in omicidio anomalo, i difensori invece si erano battuti per l’assoluzione del loro assistito sostenendo che non ebbe a compiere l’omicidio in quanto aveva desistito dalla partecipazione all’azione criminosa non appena aveva capito quali fossero le reali intenzioni dei minorenni Daniel Brancato e Salvatore Foti. Questi ultimi, infatti, erano partiti dall’intenzione di voler dare una punizione al panificatore di Floridia ma poi si sono armati e hanno sparato ad altezza d’uomo colpendo mortalmente Nuccio Sortino.
Daniel Brancato è stato condannato a quindici anni e sei mesi. Salvatore Foti, invece, ė stato condannato a sedici anni e sei mesi dalla Corte d’Assise di Appello dei minori di Catania.
Mentre la difesa di Dylan Foti ha preannunciato immediatamente appello contro la sentenza del Gup la difesa del malcapitato panettiere, seguita magistralmente dall’avvocato Francesco Villardita, si ė detta soddisfatta della pena ottenuta per il delitto avvenuto la notte del 9 settembre 2016 quando, per vendetta, il panificatore di Floridia fu prima schernito e poi freddato con sei proiettili esplosi, uno dei quali raggiunse freddando Nuccio Sortino.