News Lentini. La Polizia di Stato, Squadra Mobile di Siracusa e Commissariato di P.S. di Lentini, ha dato esecuzione al decreto di fermo di indiziato di delitto a carico di Giammellaro Luciano.
L’uomo è gravemente indagato con l’accusa di omicidio volontario di Massimiliano Nunzio Casella, Vincenzo Agatino Saraniti e del tentato omicidio di Giuseppe Sallemi.
Il provvedimento restrittivo è stato emesso sulla base di indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Siracusa, avviate a seguito del grave omicidio avvenuto durante la notte tra il 9 e il 10 febbraio.
In particolare, gli investigatori a seguito anche dell’analisi di Polizia Scientifica del teatro dell’evento criminoso, nonché delle prime risultanze fornite dal Medico Legale, hanno avuto modo di acquisire elementi tali da far presumere come Sallemi non avesse agito da solo nei confronti dei soggetti che si erano recati nella zona per perpetrare il furto delle arance mature.
Pertanto la tempestiva attività di indagine avviata a seguito dell’arresto di Sallemi condotta dalla Squadra Mobile di Siracusa e dal Commissariato di P.S. Lentini, coordinata brillantemente dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa ha portato al fermo di indiziato di delitto a carico di Giammellaro Luciano, poiché gravemente indiziato dei reati di duplice omicidio e tentato omicidio, in concorso con Sallemi Giuseppe.
In particolare, il provvedimento giudiziario scaturisce dalle dichiarazioni rese dall’unico superstite del triplice ed efferato agguato, il quale dava agli investigatori una descrizione precisa e puntuale degli eventi occorsi nella notte tra il 9 e il 10 febbraio 2020.
Nello specifico riferiva che quella notte lo stesso, mentre si trovava coi due deceduti per compiere un furto di arance nelle campagne di Lentini a confine con Scordia, veniva raggiunto da Sallemi e da un altro soggetto che quest’ultimo chiamava Luciano che effettuavano attività di guardiania per i terreni della zona.
I due soggetti esplodevano diversi colpi di fucile contro i tre attingendo a morte Casella e il Saranati e ferendo gravemente il Signorelli.
Il racconto della vittima superstite, unitamente ad altre dichiarazioni preziose rese dai proprietari terrieri del luogo teatro dei fatti raccolte dal personale operante che ha condotto le indagini, nonché dei familiari delle vittime, permettevano di identificare compiutamente Giammellaro Luciano, nonché a delineare il contesto dell’abusiva attività di guardiania che si svolge in quella zona agricola, che veniva svolta da Sallemi in compagnia di Giammellaro, quest’ultimo, diversamente dal primo, non legato da alcuna dipendenza lavorativa con le aziende agricole della zona e formalmente mero pensionato.
Pertanto, sulla base del quadro probatorio acquisito, gli investigatori avviavano le ricerche di Giammellaro che veniva rintracciato dagli operatori, coadiuvati da personale del Commissariato di Augusta, in località Brucoli presso l’abitazione di conoscenti.
Accompagnato presso gli uffici del Commissariato di Lentini, espletate le formalità di rito, Giammellaro Luciano è stato condotto presso il carcere di cavadonna Siracusa, in attesa di convalida del fermo da parte del G.I.P. presso il tribunale di Siracusa.