“Quanto accaduto ieri mattina presso l’hub vaccinazioni di Siracusa di via Nino Bixio, mostra ancora una volta, in tutta la sua evidenza che le parole espresse, e recentemente apparse sulla stampa di una ritrovata efficienza e condivisa riorganizzazione tra ASP, Protezione civile regionale e Comune di Siracusa per le vaccinazioni in città siano vane e oltremodo non rispondenti alla realtà dei fatti”.
Queste le parole di Paolo Amenta e Giusy Genovese di Base Riformista PD
“Esprimiamo solidarietà e preoccupazione per le centinaia e centinaia di cittadini che nella mattinata di ieri per oltre cinque ore, in fila al freddo e sotto la pioggia, hanno strenuamente resistito in piedi in attesa di ricevere il vaccino anti-Covid; strenuamente perché animati dalla necessità di dover proteggere se stessi e l’intera comunità dal virus.
Non parliamo di cittadini in buona salute, parliamo di soggetti estremamente vulnerabili, malati oncologici o con gravi patologie polmonari, cardiocircolatorie e immunodepressive, insieme ad anziani con età compresa tra i settanta e i settantanove anni.
Quanto accaduto ci preoccupa fortemente, ci preoccupa come rappresentanti politici, ci preoccupa come rappresentanti di una comunità, ci preoccupa ancor di più sapere che era stato tutto concordato ed organizzato.
Evidentemente non solo qualcosa non ha per niente funzionato, ma soprattutto gli enti coinvolti, Asp, Regione e Comune hanno sottovalutato gli aspetti logistici ed organizzativi derivanti dal numero delle prenotazioni effettuate ed il conseguente afflusso dei vaccinandi, non riuscendo a dare corpo ad una vera organizzazione efficiente durante tutte le fasi della vaccinazione, sia dentro le mura dell’Urban Center che lungo tutto il percorso di attesa, non riuscendo a garantire la necessaria ed obbligatoria sicurezza e tutela della salute dei cittadini più fragili ed anziani.
A breve, come ci auguriamo, oltre 4,5 milioni di dosi di vaccino saranno disponibili per l’Italia, e la Regione siciliana pressa affinchè vengano inoculate circa 40.000 dosi giornaliere ed è chiaro ed evidente, che la buona volontà e l’abnegazione dei medici ed infermieri o del volontariato di protezione civile o degli agenti della polizia municipale, se privi di una corretta organizzazione, non basterà a colmare le inefficienze emerse in questi giorni ed esplose ieri.
Siamo indignati per come sono stati trattati i nostri cittadini, i più fragili e gli anziani, che per ore sono stati lasciati soli, senza assistenza alcuna sotto la pioggia battente in fila lungo la via Bengasi ed assembrati, proprio in un giorno in cui la stessa Protezione Civile con un bollettino regionale aveva diramato per la città l’allerta gialla per temporali; evidentemente l’acclamata sinergia tra enti si è scontrata con l’incapacità di dare concretezza alle azioni susseguenti.
Chiediamo all’ASP di rivedere totalmente il sistema organizzativo delle vaccinazioni, è evidente che 1000 vaccinazioni al giorno all’Urban center non sono compatibili e sostenibili con l’organizzazione posta in essere, così come è evidente che c’è bisogno di un piano B”.