Si torna a parlare di trasporto pubblico locale e, in particolare, di quello scolastico.
Dal 29 novembre la Sicilia è zona gialla e, con il miglioramento dei dati sul contagio, nelle prossime settimane potrebbero tornare alla normalità molte delle attività lavorative sospese per il covid. Ed anche la scuola sta per rimettersi in moto.
“Per questo, oltre ai vari interventi nei decreti Ristoro, nella prossima legge di Bilancio abbiamo istituito un fondo da 150 milioni di euro per il 2021 al fine di consentire l’erogazione dei servizi di trasporto scolastico per fronteggiare le misure di contenimento della diffusione del Covid. A questi fondi, inoltre, si aggiungono 200 milioni di euro per consentire l’erogazione di servizi aggiuntivi di trasporto pubblico locale e regionale.
Si tratta di misure importanti e necessarie che aiuteranno le Regioni e gli Enti locali nel far fronte alle criticità emerse in questi mesi di pandemia e garantire il diritto fondamentale alla mobilità dei cittadini, fornendo ulteriori servizi sul territorio, rendendoli più efficienti, sicuri e sostenibili, ad esempio utilizzando i tanti bus turistici fermi dando fiato a tante imprese in difficoltà”, spiega il parlamentare siracusano Paolo Ficara (M5s), vicepresidente della Commissione Trasporti.
“Con la disponibilità di queste ulteriori risorse, è possibile programmare una ripartenza ragionata e più sicura del trasporto locale ed in particolare di quello scolastico. A patto però che, almeno questa volta, la Sicilia non si faccia nuovamente trovare impreparata. E’ già accaduto a settembre scorso, quando il riavvio delle attività lavorative e della scuola ha messo a nudo una certa confusione nella gestione del servizio di trasporto. Con le risorse ora a disposizione, la Regione deve fare quanto dovuto e necessario. Non ci sono alibi e il giochino dello scaricabarile alla lunga stanca. Il governo centrale ha fatto quanto doveva: trovare fondi e metterli a disposizione. Adesso la regione, insieme alle autorità scolastiche territoriali, ai comuni e alle province mettano su strada queste ulteriori risorse con servizi aggiuntivi per lavoratori e studenti”, conclude PaoloFicara.