News Siracusa. Cinque anni e le dimissioni dalla magistratura, questa la proposta avanzata al Gip di Messina durante l’udienza preliminare dall’ex pm Giancarlo Longo, accusato di associazione a delinquere, falso e corruzione insieme ad altre 12 persone tutte coinvolte nel procedimento denominato “Sistema Siracusa”.
La Procura di Messina, a capo delle indagini, ha accolto la richiesta dando parere favorevole. In merito a ciò, oggi il giudice dovrebbe pronunciarsi.
Il procedimento nasce da un’inchiesta condotta dai pm di Messina guidati da Maurizio De Lucia. L’inchiesta è nata anche dall’esposto di otto magistrati di Siracusa. A capo di questa organizzazione ramificata e perfetta c’era il magistrato Longo il quale costituiva un ingranaggio fondamentale.
L’inchiesta inoltre ha visto coinvolti anche gli avvocati Piero Amara e Giuseppe Calafiore, accusati di aver pilotato inchieste e fascicoli ai fini di ottenere favori per i loro clienti.
“Agevolazioni” che venivano regolarmente retribuite secondo quanto emerso dalle verifiche effettuate sui conti corrente del magistrato Longo.
Inoltre i due avvocati sono tornati in libertà in quanto i gip di Messina e Roma hanno modificato per i due difensori la misura degli arresti domiciliari in quella dell’obbligo di firma. La posizione dei due legali è stata stralciata dal procedimento principale.
Entrambi i legali, collaborano da mesi con i magistrati e le loro dichiarazioni hanno permesso di giungere all’arresto dell’ex giudice siciliano Giuseppe Mineo, accusato di corruzione in atti giudiziari.
Il Gip della Procura di Messina, Simona Marino, oltre al patteggiamento di Longo deve pronunciarsi in merito al rinvio a giudizio di Francesco Perricone, Alessandro Ferraro, Sebastiano Miano, Fabrizio Centofanti, Giambattista Coltraro, Gianluca De Micheli, Giuseppe Guastella, Vincenzo Naso, Salvatore Maria Pace, Riccardo Sciuto, Davide Venezia e Mauro Verace.