News Siracusa. In sessant’anni di attività ha raccontato Siracusa lungo pezzo di Novecento e le sue immagini hanno fatto il giro del mondo. Per questo l’amministrazione comunale ha deciso di recuperare il ricordo e il vasto archivio del fotografo Angelo Maltese, morto a 82 anni nel 1978, collocando una targa commemorativa in uno spazio verde di via dei Mille, davanti alla Darsena, e dedicandogli il museo della fotografia che sarà inaugurato nell’ex chiesa dei Cavalieri di Malta in via Gargallo.
La scopertura della lapide è avvenuta stamattina per mano del sindaco, Giancarlo Garozzo, e dei figli di Maltese, Antonello e Renzo, alla presenza degli assessori alle Politiche culturali e ai Servizi demografici, Francesco Italia e Dario Tota, e di un pubblico fatto prevalentemente di persone che lo hanno conosciuto e ne hanno apprezzato il profilo umano e professionale.
“Angelo Maltese – ha detto il sindaco Garozzo – è stato un personaggio di grande spessore, non un semplice fotografo ma un artista e protagonista della vita culturale siracusana dello scorso secolo. Restano di lui le foto ma anche il ricordo del suo studio in piazza Duomo, luogo di incontro degli intellettuali. I suoi scatti ci fanno conoscere la città dal primo dopoguerra alla fine degli anni Settanta. Dunque era giusto collocare la lapide in Ortigia e in un posto di passaggio, perché il suo nome venga ricordato ai siracusani e fatto conoscere ai visitatori”.
Definito “l’Alinari di Siracusa”, di Angelo Maltese restano gli scatti, raccolti dai figli nel sito Internet “archiviostoricofotograficomaltese.it”, e il ricordo dello studio, “La fontanina”, molto frequentato, un vero luogo di confronto culturale e dove esponeva le sue foto ma anche le opere di altri artisti. Oggi alle 18, all’associazione culturale “Il cerchio”, sarà inaugurata una mostra di Maltese, ma l’appuntamento più importante sarà in primavera quando l’ex chiesa dei Cavalieri di Malta diventerà un museo della fotografia e dove saranno esposte in modo permanente le immagini dell’illustre siracusano.
“Conoscevo Maltese soprattutto per le sue foto delle Rappresentazioni classiche a cavallo tra le due guerre, scatti che hanno fatto storia. Nel 2014 – ha spiegato l’assessore Italia – mi fu proposta una mostra ma trovai l’idea molto riduttiva rispetto all’ampio archivio conservato dai figli. Ci lasciammo con la promessa di fare qualcosa di maggiormente consono e adesso quella promessa si sta concretizzando. A breve, spero a marzo, riusciremo a inaugurare il museo che potrà ospitare l’intera collezione Maltese, un vero e proprio patrimonio per la città e per la ricostruzione della sua storia nel Novecento”.