Siracusa. E’ già passato un anno. Renzo, 16 anni ed un sorriso contagioso, strappato alla vita.
Renzo Formosa è stato travolto da un’automobile in via Bartolomeo Cannizzo il 21 aprile scorso. Poi ha combattuto tenace, fino all’ultimo e il suo cuore si è arreso solo l’indomani. Se ne è andato senza lasciare spazio ai saluti. Senza permettere a chi lo amava di prepararsi al distacco. Eppure non basterebbe un’eternità ad abituarsi alla sua assenza.
Oggi i suoi amici, i suoi compagni di avventure, sono tornati in quella maledetta via Cannizzo. Sono arrivati in sella ai loro scooter, uniti quasi a voler creare una corazza per proteggersi da una realtà ingiusta. Indossano una maglia bianca con scritto “Renzo Vive” sopra la sua foto e sul retro la scritta “I legami più profondi non sono fatti né di corde, né di nodi eppure nessuno li scioglie”.
Sono minuti cadenzati dal suono dei clacson, dai cori e dagli applausi. C’è fierezza nei loro sguardi, come a dire “siamo orgogliosi di essere qui per te”. Perché il ricordo di Renzo è vivo.
Questo pomeriggio alle ore 18 una marcia silenziosa, per rendere omaggio a Renzo e a tutte le vittime della strada, partirà dalla chiesa di Santa Rita per terminare in piazza Archimede.