News Siracusa: garantire la sicurezza degli impianti della zona industriale. Si è parlato di questo in occasione della riunione del settore Industria della Uil, incontro che ha fatto seguito a quello svolto in Prefettura e successivamente in Confindustria.
<<Serviva una valutazione del settore industria della Uil alla luce di queste precedenti riunioni – ha detto Munafò – per verificare la posizione della Uil nel confronto con le altre organizzazioni sindacali. E questa valutazione è stata fatta, anche se seguiranno altri incontri per poi arrivare ad una posizione definita che verrà portata in sede di Confindustria>>.
Il segretario generale territoriale della Uil ha parlato nel corso di un incontro svoltosi con tutti i rappresentanti del settore Industria della Uil: presente il segretario regionale del Settore Industria Salvatore Pasqualetto, Giorgio Bandiera segretario organizzativo territoriale della Uil, Emanuele Sorrentino segretario Uiltec, Saveria Corallo segretario Feneal e responsabile del Settore Industria, Marco Faranda segretario Uilm, Maurizio Castania componente della segreteria territoriale Uil, Andrea Bottaro e Salvatore Gibilisco componenti della segreteria della Uiltec.
<<Due sono le posizioni da valutare: una riguarda quella di organizzare due tavoli (uno allargato, l’altro più ristretto), l’altra quella della predisposizione di uno strumento che debba disciplinare la sicurezza preventiva per la zona industriale e quindi l’applicazione delle norme di legge e delle procedure interne delle rispettive aziende per creare un Osservatorio permanente>>.
<<Ci sono due protocolli – ha aggiunto Munafò – che sono stati redatti in passato: quello Isab del 2012 che andrebbe allargato a tutte le grandi imprese e quello del 2005 che dovrebbe essere ripreso in considerazione dalla Prefettura, visto che è stato “congelato” per tutta una serie di cause ma che andrebbe rivisto proprio alla luce delle nuove norme. Non basta dire insomma che la magistratura farà il suo corso – ha sottolineato Munafò – quando si verificano incidenti come successo pochi mesi fa nella zona industriale>>.
<<Non si è presa alcuna posizione – ha concluso il segretario generale territoriale della Uil – ed è arrivato il momento di farlo. Lo farà il sindacato perché occorre alzare i livelli di controllo nelle aziende e lavorare su due aspetti: quello strutturale degli impianti e quello organizzativo-aziendale. La riorganizzazione delle varie committenti e i cambi di appalto ha purtroppo creato un abbassamento del livello di guardia: dobbiamo far rialzare l’asticella del livello di attenzione per prevenire gli incidenti, dando corso alle indicazioni ricevute dal Prefetto>>.