Sabato 16 luglio alle 19 al Cortile Gargallo in Ortigia si terrà un incontro pubblico su Paolo Borsellino, a 30 anni dalla strage di via D’Amelio.
Claudio Fava e Fabio Granata, insieme a Michelangelo Giansiracusa, Andrea Buccheri e Peppe Nanni, ricorderanno il magistrato e le vicende che caratterizzarono quella stagione e le successive dinamiche legate ai depistaggi sulle indagini e sui processi, che hanno negato verità e giustizia su mandanti e responsabili.
L’attore siracusano Francesco Di Lorenzo interpreterà dei brani scelti sulle vicende del ‘92 e sulla vita di Paolo Borsellino.
Dichiara Fabio Granata, assessore alla Cultura e alla Legalità, già vice Presidente della Commissione regionale Antimafia e promotore della iniziativa: “Parlare di Via D’Amelio è diventato difficile, poiché ogni “commemorazione” suona oramai retorica e insostenibile, a 30 anni da quello scempio.
Ma parlare con chiarezza e senza filtri delle responsabilità dello Stato e dei nemici in divisa e in toga di Paolo Borsellino, quello resta un dovere”.
Per Claudio Fava “Una verità che continua ad essere negata. Una fitta coltre di silenzi, anche e soprattutto istituzionali, che non accenna a cedere. È la storia, purtroppo senza fine, del depistaggio di via D’Amelio. Una trama oscura, la cui macchinazione affonda le sue radici ben molto prima di quella tragica domenica di metà estate in cui persero la vita il procuratore aggiunto Paolo Borsellino e cinque agenti di scorta”.
Quella di sabato sarà un’occasione di pubblico confronto alla vigilia del trentennale della strage, ed assume un ulteriore significato all’indomani del verdetto emesso pochi giorni fa dal tribunale di Caltanissetta che ha dichiarato prescritte le accuse per due dei poliziotti imputati nel processo sul depistaggio, assolvendone un terzo.