“Con maggio alle porte e poche settimane per predisporre una stagione di livello, confido che la Regione sarà celere nel concedere l’attesa deroga per il teatro greco di Siracusa”.
Così il parlamentare Paolo Ficara (M5s) che pochi giorni addietro ha presentato una interrogazione alla Camera sul tema. L’ultimo decreto sulle riaperture ha poi fissato i nuovi criteri per i teatri italiani, sia per quelli all’aperto che al chiuso.
“Se il limite è fissato in mille spettatori, la Regione può derogare nel caso particolare e certamente unico, in quanto esclusivo, del teatro greco di Siracusa. La Fondazione Inda ha avviato subito l’interlocuzione con gli uffici palermitani. Tutti in Regione conoscono l’Inda e la sua attività. Mi aspetto, allora, che senza indugi arrivi l’attesa deroga che consentirà la stessa sostenibilità economica della stagione prossima ventura degli attesi spettacoli classici. Altrimenti Siracusa rischia di perdere anche questo patrimonio di cultura ed economia che solo durante la guerra si era fermato in precedenza”.
Sullo stesso tema, il deputato regionale Stefano Zito (M5s) ha depositato una mozione con cui chiede all’assessore al Turismo di: “adottare misure meno stringenti per il Teatro Greco di Siracusa, prevedendo una deroga ad hoc alla capienza” da portare ad “almeno 2500 spettatori” oppure un numero superiore “qualora ciò fosse reso possibile dalle condizioni dei luoghi e sempre nel rispetto delle normative anti-contagio”.
“E questo, spiega Zito ricordando la storia ed il valore degli spettacoli prodotti dalla Fondazione Inda, “al fine di provare a salvare la stagione 2021, consentendo di organizzare una stagione teatrale sostenibile dal punto di vista economico e, al contempo, contribuire alla ripresa dei flussi turistici e dell’economia del territorio siracusano”.