News Siracusa: Altri tre punti, gioco e gol a ripetizione. Andrea Sottil in sala stampa nel post gara elogia la squadra per l’atteggiamento tenuto per tutta la gara.
“Onestamente credo che non ci sia stata mai partita – ammette il tecnico- i primi 30 minuti sono stati i migliori della mia gestione. Nel primo tempo dovevamo chiuderlo con un vantaggio maggiore, invece siamo stati ingenui a subire un gol evitabile. Nel secondo tempo c’è stato, obiettivamente, un eccesso di nervosismo, loro si chiudevano e ripartivano, quando abbiamo trovato lucidità in due minuti abbiamo fatto due reti. Dobbiamo essere più cinici, stiamo lavorando per questo. Il ritorno di Mascara mi ha fatto molto piacere, è rientrato dopo 40 giorni, dobbiamo recuperarlo per gradi. Era giusto che riassaporasse il gusto di giocare e annusare l’erba del terreno di gioco”.
Una doppietta per festeggiare la centesima rete in carriera e l’ottava rete stagionale. Lorenzo Crocetti si presenta con il pallone della gara.
“ La partita la facciamo sempre noi nel bene e nel male –ammette Crocetti- abbiamo avuto un black-out di 15 minuti. Ma non c’è stata mai partita. Mi sarebbe piaciuto fare altri gol. Credo che da quando sia arrivato Sottil l’obiettivo sia chiaro per tutti, il passo falso di Noto è già dimenticato. Abbiamo un tecnico di categoria superiore, la strada è tracciata, dobbiamo essere più concentrati per evitare certi errori”.
Anche Dezai è contento per la prestazione della squadra.
“ Per me era più importante la nostra vittoria – commenta l’ivoriano- anche se indubbiamente sono felice per la mia rete. Adesso le cose sono cambiate, fisicamente sto crescendo”.
Dulcis in fundo Peppe Mascara, tornato in campo dopo sei settimane.
“La priorità va alla squadra – spiega il capitano azzurro – il mio obiettivo è quello di recuperare la condizione fisica . Faccio i complimenti alla squadra per il comportamento tenuto durante la mia assenza. Non è scritto da nessuna parte che Mascara debba giocare per forza, ci sono delle regole e codici da rispettare. La cosa più importante è l’obiettivo. Ho sposato una causa e lo voglio fare fino a quando posso dare il mio contributo dentro il terreno di gioco. Quando non sarò più all’altezza toglierò il disturbo. Adesso ho tanta voglia di giocare e devo pensare a farmi trovare pronto per mettere in difficoltà il tecnico”.