Siracusa. Un sistema di raccolta rifiuti porta a porta che avrebbe dovuto, <attraverso la promozione della cultura del rispetto delle risorse naturali e dell’ambiente circostante> come cita testualmente il sito web “Siracusa si Differenzia” spingere i cittadini ad <assumere comportamenti quotidiani responsabili>.
Un progetto nobile volto a ridurre l’inquinamento cercando di apportare delle migliorie nelle abitudini dei cittadini.
Un salto di qualità che questa Siracusa “d’amare” sta accettando nonostante la scarsa informazione e le problematiche legate a quei cittadini tecnologicamente meno avanzati che non potranno usufruire ne del sito internet ne delle applicazioni dedicate per smartphone.
Così senza troppi preamboli i cittadini che abitano nei quartieri: Belvedere, Cassibile, Ortigia e Santa Lucia si sono visti recapitare a casa la “famosa ed ambita” lettera per ritirare il o i mastelli (uno se in condominio o più di uno in caso di abitazione indipendente). Iniziano le file ed oltre ai mastelli vengono consegnati anche dei plichi con all’interno le istruzioni, il dizionario ed il calendario dei giorni di raccolta. Tutto molto bello ed interessante se non fosse che, purtroppo, la raccolta differenziata stenta a decollare.
E’ panico e terrore negli occhi di cittadini che da circa due mesi nei bar, al telefono o mangiando una pizza tra amici non fanno altro che disquisire sul corretto conferimento dei rifiuti. “E se sbaglio gli orari?”, “Come mai agli amministratori non sono stati ancora consegnati i mastelli?”, “Ma il cartone della pizza va conferito nel mastello del cartone o in quello dell’indifferenziata perché sporco di olio?”, “Tu dove stai acquistando i contenitori da mettere nel balcone affinché plastica, cartone o altri rifiuti non si sparpaglino ovunque?”, “Ma ti rendi conto che se il mio vicino cucina del pesce e lo conferisce all’interno del mastello in un orario sbagliato potrebbe svenire l’intero condominio?” o ancora peggio “ma in una giornata di vento dove andranno a finire i mastelli? Allo Sbarcadero?”, “Ma se di notte qualcuno si avvicina per farci dei bisogni?”.
Queste sono solo alcune delle domande su uno splendido progetto di alta civilizzazione che stenta a decollare malgrado l’impegno dei cittadini che nel panico più totale confluiscono, nonostante il quartiere sia già in piena “differenziata”, all’interno dei vecchi e quasi “amati” cassonetti stradali.
Contenitori verdi tanto “amati” che nonostante siano spariti per mano di terzi avvolti dalle fiamme vedono ancora i cittadini nostalgici abbandonare i loro classici sacchetti proprio sopra i resti consumati dal fuoco.
Un gesto nostalgico che sancisce un progetto, purtroppo, avviato ma non ancora pronto alla completa realizzazione. Non resta che augurarci di ricevere sempre meno segnalazioni e immagini di “munnizza” sparpagliata come se si stesse seminando un campo di grano e di vedere nel più breve tempo possibile i mastelli “promessi”. Le domande restano ancora tante come tanti, del resto, rimangono i dubbi quasi amletici di una raccolta differenziata che sta davvero diventando un grattacapo per i siracusani.