News Siracusa: giungerà a conclusione domani il workshop “Strumenti musicali creativi” che, condotto da Luca Formentini e Stefano Castagna, sta coinvolgendo anche un gruppo di ragazzi ospiti del centro di accoglienza “Le Zagare” di Melilli.
Il laboratorio è inserito nel programma del progetto “Re Building the Future. Spunti d’arte contemporanea per trapassare il futuro”, l’iniziativa che punta proprio sull’arte per rilanciare la periferia cittadina e in particolare i quartieri Grottasanta e Mazzarrona. Il progetto è finanziato con fondi europei e curato dall’assessorato alle Politiche culturali di Siracusa, con la direzione artistica di Marco Pierini, direttore della Galleria nazionale dell’Umbria di Perugia. A coordinare il progetto Francesco Italia, assessore alle Politiche culturali di Siracusa e Rosaria Garufi, responsabile unico del procedimento.
A raccontare il workshop che si chiuderà domani, domenica 8 novembre, sono proprio i due musicisti Luca Formentini e Stefano Castagna che proprio grazie a questo tipo di sperimentazioni vantano collaborazioni importanti a livello internazionale e che si esibiranno alla Biennale di Venezia. “ll nostro punto di partenza – spiegano i due artisti – sono stati alcuni materiali riciclati che abbiamo utilizzato per creare un nuovo mondo sonoro”.
Per realizzare quest’obiettivo, ogni oggetto è utile, dalle casse di legno a bottiglie di plastica: “cerchiamo di sviluppare il concetto del riciclo e della creazione di suoni su più livelli – hanno aggiunto Formentini e Castagna –. E’ un approccio che fornisce mille punti di vista diversi”.
Un approccio che proprio in questi giorni i due musicisti stanno mettendo in pratica con i ragazzi del centro di accoglienza “Le Zagare” e con i giovani di Grottasanta e Mazzarrona. “Trovandosi davanti a oggetti “poveri” – raccontano Formentini e Castagna – i ragazzi sono invogliati a toccarli, prenderli in mano e quando necessario anche modificarne la forma per creare anche loro nuovi mondi sonori”.
E’ così che impugnando martelli e trapani i giovani stanno realizzando strumenti musicali partendo proprio da materiali di riciclo: “uno degli aspetti che li colpisce maggiormente – sostengono Castagna e Formentini – è la possibilità di entrare in contatto con la sorgente sonora. Si tratta di una vera e propria esperienza tattile che consente di andare oltre le barriere. Non ci troviamo davanti al classico concetto di musica suonata per un pubblico che ascolta ma ad arte applicata, a una sonorizzazione di ambienti, qualcosa che crea curiosità e spinge i giovani a tirare fuori la propria creatività”.