News Siracusa: a rischio il patrimonio archivisto e bibliografico di Villa Reimann. Sono 19 le associzioni operanti nel territorio che oggi rispondono alla lettera, a firma della Dirigente Rosaria Garufi e dell’Assessore Francesco Italia. Una rispota a qell’istanza delle associazioni che “richiedeva di effettuare la disinfestazione, la pulizia e la catalogazione del Fondo cartaceo della Reimann, leggono che riconoscete come vostro “preciso dovere giuridico, oltre che morale, di adottare tutte le misure utili al mantenimento dell’immobile di Via Necropoli Grotticelle e del relativo fondo archivistico e bibliografico, ai fini della maggior tutela, conoscenza e fruizione”.
Ebbene, considerato che già nel 1985 la relazione del Prof Paolo Giansiracusa, allegata all’inventario dei beni del lascito commissionatogli, raccomandava all’Amministrazione Comunale “la costituzione di un archivio Reimann per la catalogazione e la conservazione del carteggio e dichiarava che si trattava di materiale delicato che poteva rovinarsi, se non fosse stato al più presto sistemato e custodito in apposite custodie”, restiamo abbastanza interdetti dalle vostre affermazioni davanti a trent’anni di assoluta inattività del Vs. Ufficio.
Inattività dannosa dato che questi Uffici hanno consentito anche il ricovero dei documenti negli scantinati dell’Archivio Storico del Comune di Siracusa, sottoponendo molta parte del fondo a subire deterioramenti ed “incollaggi” dovuti ad allagamenti, con l’aggravante che non è stato predisposto dal vostro Assessorato alla Cultura alcun intervento tempestivo atto ad evitare che i documenti si danneggiassero rinunciando a priori che venissero asciugati secondo le tecniche previste in questi casi; il tutto contravvenendo non solo ai semplici accorgimenti tecnici dovuti ma sopratutto contravvenendo alle stesse volontà testamentarie della Donatrice che aveva escluso
l’allontanamento del Fondo archivistico, per qualsiasi motivo, dalla sede naturale di Villa Reimann.
Ci lasciano abbastanza perplessi le dichiarazione dello stesso Assessorato, dello stesso Ufficio e forse anche degli stessi responsabili che oggi asseriscono “di avere rispettato il preciso dovere giuridico, oltre che morale, di avere adottato tutte le misure utili al mantenimento del fondo archivistico e bibliografico”, e lo asseriscono dopo avere consentito, e che consentono ancora oggi, di far deteriorare il fondo archivistico fino alle disastrose condizioni attuali, disattendendo, oltre gli elementari compiti istituzionali anche le stesse volontà testamentarie della Donatrice.
Ci lasciano oltremodo esterrefatti le decisioni che i responsabili di questo spettabile Assessorato hanno assunto, nonostante le nostre numerose richieste, di consentire che il Fondo archivistico della Reimann sia tuttora disperso in diversi luoghi non curandosi minimamente dell’impegno d’onore assunto dalla Città di mantenerlo per intero ed integro presso la Villa Reimann.
Noi Associazioni firmatarie, legittimate tutte a fronte dell’art 10 del testamento della gentildonna danese, chiediamo che venga osservato l’adempimento di tutte le obbligazioni indicate nel testamento allo scopo di evitare la dispersione o la degradazione del Fondo Reimann e vi invitiamo a censurare il cattivo operato fin qui svolto dai responsabili pro-tempore e a dare immediata attuazione alle volontà del lascito, riportando in Villa tutto il Fondo cartaceo e bibliografico e di procedere alla disinfestazione dell’intero carteggio per fermare il degrado, attivandosi per recuperare i fondi necessari tra le pieghe del bilancio comunale o impiegando gli stessi redditi prodotti dal Patrimonio Reimann (leggasi canone fondo Casebianche), e comunque lavorando con intelligenza e con passione per trovare soluzioni che evitino l’irreparabile.
Riteniamo che, nella valutazione delle priorità del lavoro del vostro Ufficio sarebbe opportuno che venisse presa in seria considerazione la richiesta prioritaria di tante Associazioni portatrici di interessi diffusi e firmatarie dell’istanza, che tra l’altro è stata sollecitata nella forma proprio dall’Assessore nell’incontro di agosto scorso presso il suo Ufficio, convinti come siamo che i ritardi accumulati fin qui in ordine al Patrimonio Reimann debbano essere eliminati e le azioni intraprese e da intraprendere siano ricondotte tutte al rispetto delle volontà testamentarie.