News Siracusa: Roberto Fai del Collegio Siciliano di Filosofia torna sulla vicenda del commissariamento INDA offrendo alcune riflessioni in merito.
“Se proviamo a giudicare l’epilogo, che in questi giorni, chiude la polemica che ha coinvolto il Consiglio d’Amministrazione dell’INDA, con la recente nomina di un “tecnico” a commissario della Fondazione, possiamo ben dire che il Garozzo, dal momento che, pur nel ruolo legittimo di Presidente, ha promosso e sostenuto l’idea della nomina di un Commissario per provare a uscire fuori dal pantano che la sua direzione ha determinato all’interno dell’INDA non si è neppure reso conto dell’inconcludenza politica dei suoi orientamenti e del suo ruolo.
Ciò va detto in onore della verità e per rispetto dell’opinione pubblica siracusana che sembra assistere carsicamente a una “farsa” che coinvolge senza costrutto una tra le più importanti Istituzioni culturali del Paese. La motivazione addotta da Garozzo a sostegno della nomina del Commissario ha qualcosa di surreale. Dopo aver sollecitato la sua nomina a Presidente INDA, subito dopo la sua elezione a sindaco di Siracusa, Garozzo, dopo più di un anno riporta la Fondazione sotto l’egida di un Commissario, obbligando così il Ministro Franceschini a corrispondere alla sua richiesta.
L’INDA torna a dare di sé l’immagine offuscata di una Fondazione non in grado di reggersi, come ogni Istituzione, dietro il presidio di un organo collegiale e democratico. Davvero un epilogo d’immaturità e incapacità politica, quello del Sindaco, che offre di sé una prova di scarsa e inconsistente capacità a saper guidare Siracusa all’altezza del suo storico prestigio”.