Siracusa. La questione della riorganizzazione scolastica sta creando non poca apprensione tra le famiglie e i dirigenti scolastici. Una questione che il Partito Democratico di Siracusa, secondo quanto dichiarato dal suo segretario cittadino Marco Monterosso, si auspica “vada affrontata in modo razionale e partecipativo, coinvolgendo nelle scelte operative tutti i soggetti istituzionali e le organizzazioni sindacali”.
“Le preoccupazioni espresse pubblicamente da GGIL-CISL-UIL scuola – prosegue il segretario cittadino del Pd – vanno tenute in debita considerazione in quanto danno voce al disagio manifestato dai genitori degli alunni ed evidenziano il rischio che la situazione di incertezza che serpeggia nel mondo scolastico possa avere contraccolpi negativi sulle iscrizioni e sul rapporto tra iscritti e offerta formativa”.
“Data la delicatezza della questione e l’impatto sociale che ne può derivare – conclude Monterosso – continueremo a seguire con la massima attenzione l’evolversi della situazione”.
Massima attenzione anche da parte di Vincenzo Vinciullo che attacca l’Amministazione Comunale “ostinata a voler predisporre piani di razionalizzazione e di dimensionamento che non tengono assolutamente conto delle necessità e dei bisogni delle scuole siracusane. In più, ciò avviene con l’esclusione a tale tavolo dei Sindacati e dei Dirigenti scolastici”.
“Rinnovo all’Amministrazione Comunale di Siracusa l’invito a non occuparsi più della vicenda – prosegue Vinciullo – e a lasciarlo fare al nuovo Sindaco. Tuttavia, qualora si dovessero ancora ostinare in questa strada intrapresa, consiglio all’Amministrazione Comunale di coinvolgere tutti i Dirigenti scolastici, tutte le sigle sindacali e tutti i Presidenti dei Consigli di Istituto”.
“Non si possono escludere da tale decisione docenti, dirigenti e la componente genitoriale. Ricordo – conclude Vinciullo – che ci sono ancora numerosi bambini che non hanno avuto la possibilità di iscriversi nella scuole e ciò in aperta violazione della norma che vuole che l’obbligo scolastico sia un diritto e un dovere per tutte le ragazze e i ragazzi italiani”.