“Le piste ciclabili realizzate a Siracusa dall’Amministrazione comunale che attualmente governa la città sono il frutto della Delibera di Giunta Municipale numero 48 del 29/05/2020. Avevamo già messo in guardia sulle criticità di questa delibera dopo la sua pubblicazione, ma adesso che le piste ciclabili sono realizzate proponiamo la revoca della delibera, la rimodulazione degli interventi, guardando anche alle zone balneari e alle comunità decentrate. Meglio un numero inferiore di chilometri, ma infrastrutture sicure al servizio della mobilità”.
A dichiararlo è Michele Mangiafico, ex vice-presidente del Consiglio comunale.
“Impazza, infatti, in queste ore, la polemica sulle nuove piste realizzate dall’Amministrazione comunale – continua Mangiafico – e non possiamo restare indifferenti di fronte a osservazioni ampiamente condivisibili. Una valanga di critiche motivate da almeno tre ordini di ragioni”.
“Prima tra tutte, la mancata sicurezza. Un tema fondamentale, quest’ultimo, per una città che vuole andare verso la mobilità sostenibile e quindi incentivare coloro che vogliono lasciare la macchina a casa e andare su due ruote. Solo una striscia gialla segna i limiti della pista” – spiega Mangiafico.
“Uno studio condotto dalla Monash University in Australia, dimostra che se non adeguatamente delimitate, anche le piste ciclabili possono essere uno spazio in cui i ciclisti rischiano la propria incolumità. Teoria che diventa ancora più vera in una città dove la gente non è abituata a convivere con la pista ciclabile e la utilizza come stallo per l’auto, per la moto o semplicemente per passeggiare”.
Il secondo motivo per cui queste nuove piste non sono sicure è la posizione, ai lati della carreggiata.
Giusto, ma non a Siracusa dove ai lati della carreggiata spesso e volentieri si deposita l’acqua piovana formando pericolose pozzanghere, cui si aggiungono preesistenze sul tracciato scelto dall’Amministrazione comunale come caditoie e tombini, di cui è strano che i tecnici non si siano accorti in fase di progettazione.
Che dire, poi, degli stalli di sosta spostati sulla sinistra con il rischio che l’apertura della portiera del condotto vada a colpire un qualsivoglia utente della pista ciclabile?
Ed infine, terzo e ultimo motivo, la grandezza delle strade.
“A Siracusa non abbiamo carreggiate così larghe che permettono di sacrificare un pezzo di strada – afferma Mangiafico. Sono molto preoccupato di ciò che accadrà quando da arterie principali come il viale Teracati dovrà passare un mezzo di soccorso ora che il viale è stato ridotto ad una sola corsia”.
“Questo discorso, però, non deve far pensare ad un addio al mondo della bici o della sostenibilità – conclude Mangiafico – Anzi, vuole essere un pungolo per l’Amministrazione comunale a fare meglio, a trovare nuove soluzioni, attraverso un’azione amministrativa competente, partecipata e condivisa con la comunità”.