News: nella tarda serata di ieri, la squadra mobile di Siracusa ha dato esecuzione su delega della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania – Direzione Distrettuale Antimafia, all’ordinanza applicativa di misure cautelari emessa in data 18 aprile 2017, dal gip del tribunale di Catania, nei confronti di Urso Gianfranco, siracusano.
Il soggetto si era sottratto alla cattura in data venti aprile, allo quando venne data esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di quindici persone facenti parte di tre sodalizio criminali operanti a Siracusa, ritenute responsabili, a vario titolo, di asso a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti.
dichiarato latitante con decreto emesso in data 11 maggio dal gip presso il tribunale di Catania, è stato individuato nella serata di ieri in contrada Gambuzza, nel territorio di Solarino. Il latitante si trovava a bordo di un’auto condotta da Lombardi Giuseppe, anche’gli tratto in arresto per il reato di favoreggiamento personale , in contrada gam nel territorio di Solarino, quando è stato intercettato e fermato da personale della squadra mobile. Urso Gianfranco è destinatario di ordinanza di custodia cautelare emesso nell’ambito dell’operazione denominata aretusa, per il reato di associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di stupefacenti aggravata dal metodo mafioso (LEGGI QUI).
la complessa attività investigativa ha infatti disvelato la perdurante operatività del sodalizio mafioso “Bottaro – Attanasio” storicamente operante del capoluogo aretuseo, e che controlla una rilevante parte del traffico organizzato di stupefacente nelle diverse zone della città-
Le indagini hanno documentato anche lo svolgimento di un vero e proprio “summit” organizzato da Cavarra Luigi e Urso Gianfranco, con esponente di vertice dei principali gruppi di spaccio della città volto alla definizione di talune problematiche sorte in merito alla gestione del traffico di stupefacente, da cui sono scaturite anche e proprie aggressioni fisiche attuate ai danni dei soggetti che si attenevano alle disposizioni stabilite dai vertiti del suddetto clan mafioso (LEGGI QUI). In particolare una delle tre organizzazioni individuate nel corso delle indagini face riferinento proprio a Urso Gianfranco.